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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Fuga di massa dalla tensostruttura, rintracciati una cinquantina di migranti: ricerche no stop

Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno però continuato, per l'intera notte, le perlustrazioni e le ricerche. Nelle prossime ore si conoscerà il numero dei fuggitivi ritrovati

Una cinquantina. Dopo ore e ore di ricerche - allargate a macchia d'olio verso Agrigento - polizia, carabinieri e guardia di finanza, questa sera sera, hanno rintracciato una trentina dei circa 100 migranti che sono riusciti a scappare dalla tensostruttura della Protezione civile sistemata accanto alla banchina portuale di Porto Empedocle. Il dato è di 139 su 184 fuggiti tra Agrigento e Caltanissetta.

Perlustrazioni e ricerche sono andate avanti tutta la sera, senza un attimo di pace per le forze dell'ordine. Unico e solo l'obiettivo: riuscire a ritrovarli tutti, riportandoli da dove sono fuggiti. I numeri dei rintracciati si conosceranno, questo è certo, nelle prossime ore.

Intanto, la Prefettura di Agrigento dovrebbe riuscire a smistare - in strutture dove potranno fare la sorveglianza sanitaria anti-Covid - i migranti presenti nella tensostruttura di Porto Empedocle. 

A Lampedusa, nel frattempo, gli sbarchi non si fermano. La guardia costiera ha rintracciato, nelle acque antistanti Lampedusa (Ag), un barchino con a bordo 18 migranti sedicenti libici ed egiziani. Anche questo gruppetto è stato fatto sbarcare al molo commerciale e
dopo i primi controlli sanitari è stato trasferito all'hotspot di contrada Imbriacola che ha raggiunto 744 presenze.

(Aggiornato alle 23:00)

La situazione di oggi

Il Governo Musumeci è pronto ad inviare le forze armate da destinare alle aree più sensibile. Sbarchi senza fine, fughe di massa nei vari centri accoglienza e non solo: tutto questo preoccupa il governo Musumeci. Il presidente della Regione ha alzato la voce e dopo un colloqui con il munistro Lamorgese è pronto a delle nuove misure urgenti. 

"Entro pochi giorni sarà garantito l'invio nelle acque della Sicilia di una capiente nave-passeggeri da riservare ai migranti e il ricorso a contingenti delle forze armate, da destinare alle aree più sensibili". Queste le parole di Nello Musumeci. 

Lo ha assicurato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che oggi pomeriggio ha evidenziato la situazione sempre più grave determinata nell’Isola dai continui arrivi di migranti e dagli altrettanto continui tentativi di fuga dai centri di accoglienza ad essi dedicati.

"Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell'isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell'ordine per evitare il ripetersi di fughe dai centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata". 

A Lampedusa, nel frattempo, gli sbarchi non si fermano. La guardia costiera ha rintracciato, nelle acque antistanti Lampedusa (Ag), un barchino con a bordo 18 migranti sedicenti libici ed egiziani. Anche questo gruppetto è stato fatto sbarcare al molo commerciale e
dopo i primi controlli sanitari è stato trasferito all'hotspot di contrada Imbriacola che ha raggiunto 744 presenze.

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