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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Frode fiscale ed evasione", scoperta un'associazione a delinquere: sei fermi

Per birra e superalcolici fittiziamente movimentati, l’accisa evasa risulterebbe pari a circa 26.000.000 euro. A questa cifra vanno aggiunti circa 6.000.000 euro di Iva

Scoperta e disarticolata un'associazione a delinquere dedita alla frode fiscale, all'evasione delle accise e dell'Iva mediante la creazione di fittizi depositi fiscali e la falsa movimentazione di alcolici di provenienza comunitaria. Sei decreti di fermo, emessi dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dal sostituto procuratore Andrea Maggioni, sono stati eseguiti, fra il tardo pomeriggio di venerdì e l'alba di sabato, in Lombardia e Piemonte e all'aeroporto di Fiumicino a Roma. 

Evasione complessiva da almeno 200 milioni di euro 

Si tratta di un'appendice dell'operazione denominata "Criminal Drinks", portata a termine nel corso dei mesi di luglio e novembre 2016, con numerosi fermi e due mandati di arresto europeo in territorio britannico e belga. Le ulteriori indagini sviluppate, dalla compagnia della Guardia di finanza di Agrigento e dai funzionari dell'ufficio delle Dogane e Monopoli di Porto Empedocle, hanno consentito - secondo quanto rende noto la Guardia di finanza - di acclarare l’esistenza e l’operatività di una nuova e articolata cellula criminale, collegata a quella già individuata dalla precedente operazione.

Inchiesta "Criminal Drinks", arrestate 4 persone

La strategia - secondo quanto viene reso noto dalla Guardia di finanza e dalla direzione dell'ufficio delle Dogane di Porto Empedocle - è stata quella di simulare trasporti di prodotti alcolici in un deposito fiscale fittizio italiano per consentire ad altri depositi fiscali esteri (mittenti) la creazione di cospicue “sacche di evasione fiscale”, in relazione a prodotti alcolici realmente esistenti ma solo cartolarmente trasferiti in Italia, che conseguentemente possono essere totalmente venduti “in nero” nel Paese produttore d’origine o in altri paesi d’Europa.

Rimessi in libertà due agrigentini 

In relazione ai 60.000.000 litri di birra e superalcolici fittiziamente movimentati, nel caso di immissione in commercio in Italia, l’accisa evasa risulterebbe pari a circa 26.000.000 euro. A questa cifra, vanno aggiunti circa 6.000.000 euro di Iva - prosegue la ricostruzione ufficiale delle Fiamme Gialle - oltre a tutte le imposte dirette che ne conseguono.

I reati contestati sono: associazione per delinquere finalizzata al falso e alla frode fiscale con l’aggravante della transnazionalità. Nei giorni scorsi, è arrivato il via libera per l'estradizione di Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman, cittadino belga arrestato nel febbraio del 2017 in esecuzione di un mandato di arresto europeo. 

Via libera dal Belgio alla consegna del "capo della banda" 

I fermati dell'operazione "Criminal Drinks 3" sono: B. P., milanese di 50 anni, presunto capo dell’organizzazione; S. S., sessantenne italiano residente in Spagna, arrestato all’aeroporto di Fiumicino, mentre tentava di fare rientro in Italia, dopo un’assenza di circa un anno; C. F., quarantenne siciliano trapiantato a Como "con il ruolo di testa di legno del fittizio deposito fiscale" - scrive la Guardia di Finanza - ; B. F., trentacinquenne, presunto faccendiere dell’associazione; D. G. T., sessantacinquenne milanese, presunto faccendiere dell’associazione e  B. G., sessantenne piemontese, presunto faccendiere dell’associazione.

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