Brucia l'auto di un impiegato statale, la polizia avvia le indagini
L'utilitaria, di proprietà del sessantaseienne, è stata devastata dalle fiamme mentre era parcheggiato in un'area condominiale di via Alessio Di Giovanni
L’ipotesi investigativa privilegiata è quella di un incendio doloso. Servirà del tempo e servirà, soprattutto, che le indagini della polizia di Stato progrediscano per fare chiarezza e stabilire, con certezza categorica quindi, che quelle fiamme sono state appiccate. Perché l’ipotesi del rogo accidentale – anche se, ieri, sembrava non essere tenuta in particolare considerazione – non è stata ancora definitivamente scartata.
Una Chevrolet Captva, di proprietà di un sessantaseienne di Agrigento, dipendente statale, è stata devastata – nella notte fra lunedì e ieri – dalle fiamme. Il mezzo si trovava parcheggiato in un'area condominiale di via Alessio Di Giovanni, nel quartiere di Fontanelle. Scattato l’allarme – che è stato appunto raccolto dalla sala operativa dei vigili del fuoco – in via Alessio Di Giovanni si sono subito precipitati i pompieri. Idranti alla mano, hanno cercato di salvare il salvabile. A Fontanelle anche i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento.
Gli agenti, subito dopo che i pompieri sono riusciti ad avere la meglio sulle fiamme, hanno immediatamente effettuato il sopralluogo di rito. Accertamenti per stabilire cosa, veramente, abbia fatto divampare la scintilla iniziale. Nessuna indiscrezione, ieri, filtrava. Pare però che non siano state trovate taniche o bottiglie sospette. Elementi indispensabili per parlare, fin da subito, di un incendio dalla matrice dolosa. Tuttavia, l’ipotesi investigativa che, ieri, veniva privilegiata dai poliziotti delle Volanti era proprio quella. Servirà, però, che gli agenti acquisiscano – il che avverrà nelle prossime settimane – la perizia tecnica dei vigili del fuoco del comando provinciale di Villaseta e servirà far progredire accertamenti e ricostruzioni.