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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

La sfida di Firetto: "Agrigento capitale italiana della cultura 2020"

La proposta del primo cittadino ai microfoni di “Inviato speciale”, su Radio Uno, nel corso di un servizio sulla nuova campagna di scavi che sta interessando la Valle dei Templi

“Agrigento capitale italiana della cultura 2020”. È la sfida lanciata dal sindaco Lillo Firetto ai microfoni di “Inviato speciale”, andato in onda ieri mattina su Radio Uno. Nel corso della puntata è stato trasmesso un servizio, condotto da Daniele Morgera, sulla nuova campagna di scavi che sta interessando la Valle dei Templi.

“Nel 2020 compiamo, 2.600 anni di storia dalla fondazione di Akragas – ha detto ancora il sindaco – . Abbiamo un patrimonio archeologico che è ancora per larga parte inesplorato e che verosimilmente nel prossimo futuro potrà arricchirsi di tantissime cose. Agrigento è una porta sul Mediterraneo, ha anche un suo quartiere arabo, il Rabato, ricco di preziose testimonianze architettoniche”.

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Gli scavi potrebbero portare alla luce quello che gli esperti considerano l’antico teatro di Akragas, anche se non manca la cautela. “Non sappiamo ancora se si tratta del teatro – ha detto, nel corso della trasmissione radiofonica, l’archeologa Maria Serena Rizzo, - certamente però lo scavo servirà a capire molti aspetti dell'urbanistica dell'area pubblica della parte centrale della città antica. Riteniamo che apporterà molte novità. Quindi che ci sia il teatro greco sarà un'occasione importante per la città. Sono in corso i saggi mirati che saranno condotti per i primi due mesi dal politecnico di Bari e dall'università di Catania. La direzione scientifica è affidata al Parco archeologico, ente che, dal punto di vista amministrativo, è diventato un interessante modello di gestione”.

Nel corso della puntata è intervenuto anche Gaetano Pendolino, amministratore del distretto turistico Valle dei Templi, che è tornato sul caso delle strutture ricettive abusive. "L'ex Provincia ha certificato, per Agrigento, 168 b&b, case albergo, e vengono pubblicizzate circa 300 strutture – ha detto Pendolino - . Quindi ci sono 130 che vorremmo comprendere in quale limbo sono inserite. Una economia nera sul territorio che vale diversi milioni di euro. Per noi è anche un fatto di qualità. Noi abbiamo lavorato tanto per alzare il livello di qualità. Non vorremmo che queste pseudo situazioni possano danneggiare l'intera destinazione".

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