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Cronaca Sciacca

Terme di Sciacca, approvato e finanziato il progetto per l'allaccio fognario

Emesso il decreto per i "Lavori di realizzazione di opere per la separazione delle acque sulfuree dalle acque nere delle unità produttive presenti all'interno del parco delle Terme e successivo allaccio al collettore fognario"

«Finalmente una bella notizia. Dopo tanti solleciti, appelli, ininterrotte interlocuzioni, arriva il decreto di approvazione del progetto e del finanziamento dei lavori dell’allaccio in pubblica fognatura delle Terme di Sciacca».

E’ il commento del sindaco Fabrizio Di Paola al decreto emesso dall’architetto Dania Ciaceri, dirigente del Servizio demanio del Dipartimento delle Finanze e del Credito dell’Assessorato regionale dell’Economia avente ad oggetto i "Lavori di realizzazione di opere per la separazione delle acque sulfuree dalle acque nere delle unità produttive presenti all’interno del parco delle Terme e successivo allaccio al collettore fognario”. 

Il provvedimento approva il progetto esecutivo dei lavori per un importo complessivo di 125mila 660 euro. I lavori, si specifica, “saranno eseguiti sotto la direzione dell’Ufficio del Genio civile di Agrigento e affidati a cura dello stesso” ai sensi dell’articolo 36 comma 2 lettera B Dlgs 50/2016. Rup (Responsabile Unico del Procedimento) è l’ingegnere Duilio Alonge, dirigente del Genio Civile che con il personale dell’Ufficio ha curato la progettazione. 

Lo scorso marzo, l’approvazione del progetto in conferenza di servizi che si è svolta ad Agrigento, facendo seguito alle audizioni in Commissione “Bilancio e Programmazione” dell’Ars e al conseguente sopralluogo effettuato a fine gennaio per delineare il tracciato dell’allaccio delle terme alla pubblica fognatura. 

«La burocrazia – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – ha i suoi tempi. Auspicavamo una maggiore accelerazione dell’iter per la realizzazione di opere ritenute dal liquidatore condizione per l’emissione dei cosiddetti mini bandi finalizzati alla gestione provvisoria dello stabilimento di cura e del Grand Hotel. Qualcosa si muove, dunque. Con cadenza quotidiana abbiamo sollecitato l’assessorato e non abbiamo dato pace agli uffici. Oggi abbiamo personalmente ritirato il decreto ancor prima dell’arrivo formale al Comune di Sciacca».

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