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Cronaca

Un film su Pirandello: Michele Placido e Matteo Collura già al lavoro sulla sceneggiatura

L'attore e regista: "In questa prima fase stiamo costruendo la drammaturgia cinematografica: il necessario adattamento di un testo letterario che ha dell’incredibile, con dialoghi davvero straordinari che ti fanno già 'vedere' la scena sul grande schermo. Penso che il nostro lavoro di scrittura durerà almeno 6 mesi"

Un film su Luigi Pirandello, a quasi 90 anni dalla morte e con tutto ciò che è stato detto e scritto, può ancora sorprendere il pubblico? Assolutamente sì: ne è fermamente convinto Michele Placido che tornerà alla regia per svelare ciò che finora non si è mostrato agli occhi di chi crede di conoscere tutto o quasi del drammaturgo agrigentino premio Nobel. L’idea è nata dopo aver letto “Il gioco delle parti - Vita straordinaria di Luigi Pirandello” (Longanesi, Tea) di Matteo Collura, nato anche lui nello stesso angolo di Sicilia.

Ed proprio da qui parte questo nuovo “viaggio” di Michele Placido che, letteralmente folgorato dal libro, ha scoperto che c’è ancora un mondo da esplorare. Ha trascorso due giorni a casa di Matteo Collura, ad Agrigento, per avviare il lavoro a quattro mani sulla sceneggiatura. “In questa prima fase - ha detto il regista e attore - stiamo costruendo la drammaturgia cinematografica: il necessario adattamento di un testo letterario che ha dell’incredibile, con dialoghi davvero straordinari che ti fanno già “vedere” la scena sul grande schermo. Penso che il nostro lavoro di scrittura durerà almeno 6 mesi. Poi, naturalmente, non sappiamo come potrebbe evolversi e non posso ancora fare previsioni sulla stesura definitiva. D’altra parte, con Pirandello, non puoi pianificare o schematizzare tutto, e questa cosa mi piace perché è uno stimolo in più”.

Il film sarà prodotto dalla “Goldenart Production” che con Placido ha già realizzato “La scelta” (2015, dal testo teatrale “L’innesto”, sempre di Pirandello) con Ambra Angiolini e Raoul Bova, “7 minuti” (2016) con Cristiana Capotondi e “L’ombra di Caravaggio” con Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert. “Al momento - ha aggiunto Placido - non posso dire altro perché credo che sia giusto mantenere un alone di mistero attorno a questo Pirandello che deve necessariamente - e non potrebbe essere il contrario - sorprendere lo spettatore. Non bisogna mai “tranquillizzare” il pubblico anticipando ciò che vedrà e sentirà al cinema: l’intenzione è quella di spiazzarlo, di procurargli quella meraviglia che il libro è già capace di generare. Certo, quell’elemento che crea stupore, che ti fa dire “Ma davvero era così?”, è già presente nella pagine di Matteo Collura, ma cercheremo di tradurlo in una drammaturgia cinematografica che sia capace di rinnovare, ancora una volta, la curiosità di chi si avvicina a quell’universo così vasto ed imprevedibile che è Pirandello”.

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