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Cronaca Valle dei Templi

Il "sogno" di Parrinello: "Agrigento eccellenza italiana per la divulgazione scientifica"

Conto alla rovescia per la terza edizione del Festival delle Scienze. Dal 9 al 13 agosto, esperti al tempio di Giunone e laboratori a Favara

Conto alla rovescia per la terza edizione del Festival delle Scienze. Dal 9 al 13 agosto, Agrigento diventerà capitale mondiale della ricerca scientifica. Se da un lato, il Tempio di Giunone vedrà ai suoi piedi un susseguirsi di esperti di fama internazionale, dall'altro, piazza Cavour a Favara, ospiterà diversi laboratori didattici per adulti e ragazzi. 

Quest'anno il festival, organizzato dall’associazione “Notte con le stelle”, con il sostegno del Parco archeologico di Agrigento, avrà come tema la vita oltre la Terra. Per capire qualcosa di più, abbiamo fatto qualche domanda al presidente dell'associazione, il fisico Tommaso Parrinello, dirigente all'Agenzia spaziale Europea.

Quali sono le novità di questa terza edizione del Festival delle Scienze?

"L'edizione di quest'anno ha un nuovo format rispetto al passato. Oltre alle conferenze serali, il festival sarà arricchito dai laboratori scientifici che si terranno a Favara, dal 9 al 13 agosto, a partire dalle 20,30. Saranno gestiti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazioneli, come l'Aeronautica militare italiana, l'Agenzia spaziale italiana e quella europea. Saranno rivolti sia ad adulti che ai ragazzi, sarà allestito anche un planetario in piazza Cavour con 50 posti, che permettera di osservare le costellazioni".

I laboratori saranno un'attività parallela al festival, dunque?

"Sì. Al Tempio di Giunone si svolgeranno, come di consueto, le conferenze. Il tema di quest'anno è la vita oltre la Terra, e sarà affrontato non solo da un punto di vista astronomico, ma anche biologico e filosofico, con interventi di massimi esperti ed un approccio scientifico a trecentosessanta gradi".

Lei è di origini agrigentine, la scelta di un festival del genere nella Città dei Templi è solo affettiva o ci sono anche ragioni scientifiche?

"Entrambe le cose. Da un lato, portare nella propria terra un evento del genere è importantissimo e mi riempie di felicità, non sto a sottolineare quanto questo territorio ne abbia bisogno. Ma che anche una motivazione scientifica. Il filosofo agrigentino Empedocle, è stato uno dei più grandi scienziati dell'antichità, è stato il primo a pensare per astrazioni, studiando gli elementi. Fare il festival qui, e come riportare le scienze nel luogo in cui sono nate".

Con quali obiettivi è nata l'associazione "Notte con le stelle"?

"È nata con lo scopo di divulgare la conoscenza scientifica ad Agrigento. Noi siamo convinti che potremmo fare della città un’eccellenza in italia per la divulgazione scientifica. Penso a quello che rappresenta il festival delle scienze in città come Genova o Bergamo, dove ogni anno arrivano tantissime persone e si parla anche di turismo scientifico. Ad Agrigento, purtroppo, ancora non l'abbiamo capito, ci stiamo provando, fare una manifestazione del genere da soli, è difficile. Speriamo in futuro di avere un maggior sostegno da parte delle istituzioni".

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