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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Fece sparire 350mila euro dei clienti per comprare i Gratta e vinci", condannato direttore delle Poste

Niente vizio di mente per il cinquantacinquenne Salvatore Cardinale riconosciuto colpevole di peculato e assolto dall'accusa di auto-riciclaggio: maxi risarcimento all'ufficio da cui è stato licenziato

Il gup di Agrigento, Stefano Zammuto, ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione l'ex direttore dell'ufficio centrale delle Poste, Salvatore Cardinale, accusato di peculato per essersi appropriato - secondo quanto ha accertato il processo - di circa 350mila euro dei clienti, sottraendoli dai libretti, per acquistare dei Gratta e Vinci. Assoluzione dall'accusa di auto-riciclaggio e maxi risarcimento, di circa 400mila euro in favore di Poste Italiane che, per questi fatti, lo ha licenziato.

Cardinale, difeso dall'avvocato Angelo Farruggia, avrebbe fatto sparire i soldi perchè ludopatico. La circostanza è stata confermata pure da una perizia psichiatrica, disposta dal giudice su richiesta della difesa, che ha fatto emergere il suo vizio patologico per il gioco e l'acquisto dei Gratta e Vinci ma ha escluso che la circostanza avesse fatto venire meno o ridotto la sua capacità di intendere e volere. A conclusioni opposte era giunta la perizia disposta dalla stessa difesa. 

Il giudice, quindi, che gli ha riconosciuto le attenuanti generiche, non gli ha riconosciuto neppure il vizio parziale di mente. Il pubblico ministero Cecilia Baravelli aveva chiesto la condanna a 6 anni per entrambi i capi di imputazione. La pena inflitta è ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato. 

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