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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Favara

Il vivandiere del boss preso insieme allo zio con pistole illegali, esami sulle armi

Il pm Andrea Maggioni dispone accertamenti tecnici che saranno eseguiti dal Ris di Messina. Antonio e Calogero Bellavia sono stati arrestati il 13 giugno

Il pm Andrea Maggioni dispone alcuni accertamenti tecnici sulle pistole trovate lo scorso 13 giugno nel corso di un controllo in possesso a due favaresi - Antonio e Calogero Bellavia, zio e nipote di 44 e 27 anni - che sono finiti in carcere con l'accusa di detenzione e porto illegale di arma clandestina e munizioni e di ricettazione.

I carabinieri della tenenza di Favara e del nucleo operativo e radiomobile di Agrigento, durante un controllo della circolazione stradale, hanno fermato i due favaresi trovati in possesso di una pistola “Smith & Wesson” calibro 38 special con matricola abrasa e con 5 colpi in canna e di un’altra pistola “Taurus” modello “tracker” calibro 357 magnum” con all’interno sette cartucce.

Calogero Bellavia è il vivandiere del boss Gerlandino Messina, il giovane che i carabinieri - su indicazione dei servizi segreti - hanno seguito mentre portava i pasti al capo provinciale di Cosa Nostra nel suo covo di Favara. Pedinandolo, il 23 ottobre del 2010, sono arrivati, a catturare il boss. Calogero e Antonio Bellavia sono figlio e fratello di Carmelo Bellavia, l'uomo ucciso il 26 gennaio del 2015 con sei colpi di pistola al torace ed al fianco in un agguato di evidente stampo mafioso. 

Il 14 settembre, alla presenza dei difensori - gli avvocati Maria Alba Nicotra e Salvatore Pennica e di eventuali consulenti tecnici di parte - nel laboratorio del Ris di Messina saranno esaminate le armi a caccia di possibili indizi sull'uso che ne sarebbe stato fatto di recente. 

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