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Cronaca Favara

"Tumore scambiato per escrescenza", assolto in appello il dermatologo

Dopo la sentenza di primo grado, Giuseppe Vitello è stato scagionato con formula pienamente liberatoria: "per non avere commesso il fatto"

Assolto "per non avere commesso il fatto" il dermatologo favarese Giuseppe Vitello. E' questa, in riforma del pronunciamento di primo grado, la sentenza della sesta sezione della Corte d'appello di Palermo. Il medico era accusato - l'ipotesi di reato contestata era di omicidio colposo - di avere scambiato una massa tumorale per una banale escrescenza prescrivendo al proprio cliente una cura con farmaci.

Vitello - secondo il giudice di primo grado che lo aveva condannato a 5 mesi di reclusione e al risarcimento di una provvisionale pari a 50 mila euro per la parte civile - avrebbe provocato la morte di Vincenzo Arancio, dipendente di un ristorante, deceduto il 20 agosto del 2010. 

"Tumore mortale scambiato per escrescenza", chiesta conferma della condanna per un medico

Il dermatologo è stato rappresentato ed assistito dagli avvocati Giuseppe Barba e Tatiana Pletto. La sesta sezione della Corte d'Appello di Palermo, presieduta dal giudice Roberto Murgia, ha annullato anche il risarcimento del danno a carico della parte civile. "Una sentenza - sottolineano i legali difensori - che restituisce la serenità personale e la dignità professionale ad uno stimato medico dermatologo la cui condotta è stata riconosciuta, dalla Corte d'appello di Palermo, ineccepibile e priva di rilievi penali. Ha atteso ben 8 anni di processo con cristiana pazienza - concludono gli avvocati Barba e Pletto - confidando sempre nella giustizia". 
 

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