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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Favara

Truffe on line con vendita di oggetti inesistenti, condanna dimezzata per 29enne

La Corte di appello ridetermina la pena in 2 anni. Il giovane avrebbe finto di cedere, a un ottimo prezzo, persino un’imbarcazione di lusso

Condanna dimezzata in appello per Nicolò Pollicino, 29 anni, di Favara, arrestato il 15 maggio del 2019 con l'accusa di avere messo a segno una serie di truffe on line del valore di 9 mila euro. La Corte di appello di Palermo, alla quale si è rivolta il difensore - l'avvocato Salvatore Pennica - ha escluso un'aggravante e rideterminato la pena, come chiesto dal legale, da 4 anni a 2 anni.

La sentenza di primo grado, il 5 marzo scorso, al termine del processo con rito abbreviato, era stata emessa dal gup di Agrigento, Francesco Provenzano, che gli aveva inflitto 6 mesi in più di quanto chiesto dal pubblico ministero Alessandra Russo. 

Il giovane, secondo quanto avrebbe accertato il processo, in particolare, avrebbe simulato di mettere in vendita on line telefoni cellulari, pezzi di ricambio per camion e perfino un’imbarcazione di lusso. La merce, secondo quanto ha accertato il processo, in realtà non sarebbe mai arrivata a destinazione e, peraltro, neppure esisteva. Gli acquirenti, però, avevano regolarmente pagato con carte di credito. Pollicino dovrà pure risarcire alcune vittime che si sono costituite parte civile con l'assistenza degli avvocati Leonardo Marino e Pietro Lotta. 

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