"Anziana rapinata in casa con la complicità del nipote", due condanne
La Corte di appello conferma la sentenza di primo grado con cui erano stati inflitti 4 anni e 6 mesi ai principali imputati: per gli altri, accuse cadute in prescrizione
Condanna confermata: quattro anni e mezzo di reclusione per i due principali imputati, ovvero Amedeo e Gianluca Stagno, 30 anni, residenti a Favara. Entrambi, difesi dagli avvocati Daniele Re e Fabio Inglima Modica, erano accusati di rapina. In particolare, assieme al nipote dell'anziana vittima che all'epoca dei fatti - era il 18 settembre del 2009 - era minorenne, con il volto coperto da calzamaglia, si sarebbero introdotti all'interno dell'abitazione della pensionata.
E lo avrebbero fatto attraverso la finestra della cucina che sarebbe stata lasciata appositamente aperta dal nipote della vittima. Si sarebbero, così, impossessati di preziosi in oro e argento e di 40 euro. L'anziana sarebbe stata minacciata con una pistola: "Non ti muovere perché ti spariamo, ci devi consegnare tutto quello che hai".
Già in primo grado - il 6 febbraio dell'anno scorso - era stata decisa la prescrizione dell'accusa di ricettazione mossa nei confronti di due imputati - Angelo Noto, 35 anni e Giuseppe Matina, 50 anni - accusati di ricettazione di due bracciali e di una collana in oro, sottratti alla donna.
L'anziana (parte civile con l’assistenza dell’avvocato Monica Malogioglio) ha ottenuto pure il risarcimento dei danni.