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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Favara

Pestaggio mortale per uno schiaffo a un ragazzino, slitta verdetto per 4 imputati

Rinviata la deposizione del perito incaricato dal gup di fare chiarezza sulle cause che hanno portato al decesso di Bennardo Chiapparo

Slitta la deposizione del perito nel processo, a carico di quattro imputati, accusati del pestaggio di Bennardo Chiapparo, morto a 68 anni il 10 febbraio del 2016, 9 giorni dopo avere battuto la testa per terra a causa – secondo l’accusa – di un violento pugno al torace ricevuto. E' l'ultimo atto prima del verdetto dato che il gup Luisa Turco aveva ritenuto indispensabile disporre ulteriori accertamenti prima di emettere la sentenza.

Secondo il pubblico ministero Emiliana Busto, che aveva chiesto quattro condanne fra gli otto e i dodici anni, si era trattato di una "brutale spedizione punitiva, anzichè denunciare e rivolgersi alle autorità - aveva detto nella requisitoria - si è preferito organizzare una rappresaglia e picchiare a sangue l'uomo che aveva rimproverato e, forse, aggredito il figlio di uno di loro. Le conseguenze, poi, - aveva detto - sono state anche peggiori rispetto alle intenzioni".

Secondo gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, invece, difensori degli imputati, "non è plausibile sostenere che ci sia stata un'aggressione da parte di sette persone ed è evidente che l'anziano è morto per ben altre cause, a distanza di oltre una settimana". Il giudice, oltre un anno fa, dopo avere sentito tutte le parti, ha deciso di vederci chiaro e approfondire la questione. Niente sentenza: dopo un paio di ore di camera di consiglio, il gup ha ritenuto indispensabile ai fini della decisione la nomina di un perito. Un medico legale che dovrà esaminare meglio alcuni aspetti e riferire in udienza, in contraddittorio fra le parti. Deposizione che, anche ieri, è slittata ed è stata riprogrammata al 26 marzo. 

Nell'ambito dell'inchiesta, il 5 dicembre di 5 anni fa, erano finiti in carcere Antonino Pirrera, favarese di 42 anni, principale imputato nei cui confronti il magistrato della Procura ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione. Otto anni di reclusione, invece, sono stati proposti per Giovanni Ruggeri, 45 anni, Carmelo Pullara, 29 anni, e Michele Sorce, 36 anni, tutti di Favara, finiti in un primo momento agli arresti domiciliari.

L’accusa ipotizzata per tutti è di omicidio preterintenzionale. La tesi del pm, quindi, è che gli imputati lo avessero aggredito per ferirlo e non per ucciderlo. Insieme a loro, avrebbero agito tre complici mai individuati. Chiapparo sarebbe morto per un brutale pestaggio, una vera e propria spedizione punitiva sotto casa, generata dal fatto che aveva dato uno schiaffo al figlio minorenne di uno dei quattro imputati – Pirrera – che per questo avrebbe organizzato la rappresaglia. 

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