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Il verdetto / Favara

"Riceve una busta con la cannabis in carcere": assolto detenuto

Secondo il giudice "il fatto non costituisce reato", per una vicenda analoga è stata condannata la moglie che aveva provato a occultare la droga sotto il francobollo

Assoluzione perchè il fatto non costituisce reato: i giudici del tribunale di Siracusa hanno prosciolto Gaspare Vecchio, di Favara, dall'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. 

L'imputato, secondo quanto sostenuto dal suo difensore, l'avvocato Fabio Inglima Modica, non avrebbe avuto alcun ruolo nella spedizione, a lui diretta all'interno del carcere dove era detenuto, di una busta contenente 0,3 grammi di cannabis. Per una vicenda analoga, invece, è stata condannata la moglie. 

La donna, Silvana Munì, favarese di 37 anni, era stata denunciata in seguito al ritrovamento di una missiva sospetta. Una poliziotta penitenziaria in servizio nel carcere siracusano si insospettì per uno strano rigonfiamento sotto il francobollo. Decise, quindi, di staccarlo e controllare quella lettera che aveva già superato "indenne" i controlli dell'ufficio postale.

Sotto il francobollo, in effetti, fu trovato un pezzo di cannabis essiccata di 0,3 grammi. Come mittente era indicato il nome della moglie. La Procura di Siracusa, per verificare che fosse stata effettivamente la donna a inviare la droga, ha disposto una perizia grafologica che ha confermato la circostanza.
 

In un secondo momento, per un successivo in io il cui mittente è rimasto ignoto, è stato mandato a processo pure l'uomo che, però, è stato assolto. 

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