La "Farm cultural park" di Favara entra nel registro delle "Eredità immateriali", raggiungendo un importante traguardo a soli 7 anni dalla sua creazione. "L'alta valenza di riscatto civile, culturale delle attività a beneficio della città di Favara e dell'intero territorio isolano”: queste sono le motivazioni dietro al grande riconoscimento, annunciato dal presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, in visita nei giorni scorsi ai 7 cortili. Adesso arriva l’ufficialità dalla Regione: la Farm entra in quello che l’Unesco ha definito “l'insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche - nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati- che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale".

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Nel 2005, seguendo la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale promossa dall’Unesco, l'assessorato regionale dei Beni Culturali, ambientali e della Pubblica istruzione ha istituito il registro delle Eredità Immateriali e il programma regionale delle Eredità Immateriali, cui adesso entra di diritto l’idea realizzata con successo di Andrea Bartoli e Florinda Saieva, di convertire i 7 cortili di Favara in uno spazio artistico, riqualificando così il quartiere e dando a questo una nuova vita.

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Le novità però non finiscono qui: prossima “Eredità immateriale” potrebbe diventare infatti il Mandorlo in fiore, la manifestazione agrigentina giunta alla 73esima edizione. Ad annunciarlo sono stati il direttore del Parco archeologico della Valle dei templi, Giuseppe Parello e il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che faranno richiesta alla Regione per l’inserimento nel registro dell’evento agrigentino