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Venerdì, 29 Marzo 2024
Una trentina gli indagati / Favara

L'inchiesta sull'assenteismo al Comune di Favara, il sindaco: "Chi ha sbagliato deve pagare"

Antonio Palumbo: "Non posso che auspicare che le accuse che saranno eventualmente mosse ai lavoratori si rivelino infondate. Ma posso assicurare che, in caso di condanna, si attiveranno tutte le procedure a tutela della collettività"

"Forniremo massima collaborazione alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’inchiesta che configurerebbe diversi casi di assenteismo al Comune. Da una parte, non posso che auspicare che le accuse che saranno eventualmente mosse ai lavoratori si rivelino infondate. Dall’altra non possiamo che assicurare che, in caso di condanna, si attiveranno tutte le procedure del caso a tutela della collettività. Chi ha sbagliato deve pagare". Lo ha detto il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, dopo aver appreso dalla stampa che una trentina degli impiegati comunali sono indagati per assenteismo: timbravano senza essere presenti sul posto di lavoro e fornivano certificati medici fasulli, secondo l'accusa.

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"E' nostro dovere non solo difendere il buon nome del Comune, ma anche dei tanti dipendenti che con scrupolo e sacrificio forniscono servizi e risposte ai cittadini ogni giorno, anche ben oltre l'effettivo riconoscimento economico" - ha aggiunto lo stesso primo cittadino di Favara - . 

Il capo dell'amministrazione, Antonio Palumbo, già lo scorso giugno, cercando di "tutelare il buon nome dei propri dipendenti", aveva firmato una nota indirizzata a tutti i responsabili delle posizioni organizzative, al segretario generale e al responsabile delle Risorse umane, affinché disponessero "fin dal primo giorno di malattia dei lavoratori la visita fiscale prevista". 

"Una procedura che finora - spiegava, nel giugno dello scorso anno, il sindaco Palumbo - non è stata sostanzialmente mai applicata creando sfiducia nei cittadini che, da adesso, dovranno sapere che ogni assenza sul posto di lavoro, od ogni ritardo nella firma di un procedimento dovuto a un’assenza, è giustificato da uno stato di malattia certificato". Di fatto, nel giugno del 2022, il sindaco Antonio Palumbo aveva assunto "un impegno di trasparenza nei confronti della comunità favarese". 

Cercando di far funzionare al meglio la "macchina" amministrativa, il sindaco, nel novembre del 2021 (praticamente neanche un mese dopo l'elezione ndr.), aveva chiesto al segretario generale, di conoscere per ogni dipendente le categorie di appartenenza, le mansioni attribuite e l’orario di ufficio e se vi fosse o meno personale in smart working. Sempre nel novembre del 2021, Palumbo aveva reiterato l’obbligo della “presenza in servizio del personale preposto alle attività di sportello e di ricevimento degli utenti e dei settori che erogano servizi all’utenza”.

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