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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il "caso" Favara / Favara

Furti, incendi, pistolettate alle auto e omicidio, il colonnello Stingo: "Lo Stato c'è, ma serve la collaborazione dei cittadini"

Il comandante provinciale dei carabinieri: "Quando l'azione è repressiva il danno è ormai fatto. Abbiamo bisogno di prevenire e per farlo abbiamo necessità di essere supportati". Convocato in comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica il sindaco Antonio Palumbo

"Purtroppo Favara, negli ultimi giorni, è stata teatro di episodi spiacevoli dal punto di vista criminale. La nostra soddisfazione più grande è quella di aver assicurato nelle mani dell'autorità giudiziaria il presunto autore dell'omicidio, ancora in possesso di un'arma. Favara è molto attenzionata perché è reato di crimini predatori e di crimini che creano sgomento nella comunità. Il nostro obiettivo principale è quello di restituire serenità alla comunità. Domani, in ambito di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto ha convocato il sindaco di Favara al quale forniremo rassicurazioni maggiori per dimostrare che lo Stato è presente. Questa è una provincia complicata, ma lo Stato è presente e garantisce le risposte con massimo impegno". Lo ha detto, durante la conferenza stampa svoltasi alla caserma Biagio Pistone: sede del comando provinciale dell'Arma, il colonnello Vittorio Stingo. 

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A plaudere al lavoro dell'Arma dei carabinieri è stato proprio il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella: "Il lavoro dell'Arma, in questa occasione, a Favara, è stato pronto ed attento, sia perché sono passati pochissimi minuti fra l'allarme, dato da quanti erano all'interno dello studio medico dove si è consumato l'omicidio, all'intervento della prima pattuglia dei carabinieri. Sia il lavoro successivo che ha consentito di individuare, e bloccare quasi subito, il presunto autore". La tempestività di intervento ha permesso infatti di procedere all'arresto in quasi flagranza di reato di Adriano Vetro, 47 anni, bidello in servizio in un istituto scolastico di Caltanissetta. 

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"La tenenza di Favara è il presidio che insiste sul territorio, ma non è l'unico. L'attività investigativa è stata gestita anche dal nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Agrigento, ci sono degli assetti investigativi che indagano su tutta la provincia - ha spiegato il colonnello Stingo, rispondendo alle recriminazioni fatte dal sindaco Antonio Palumbo in merito ad una maggiore presenza dello Stato - . Favara è una cittadina molto attenzionata, come lo sono tante altre. E' però fondamentale avere la collaborazione dei cittadini, è necessario denunciare, contribuendo anche alle azioni preventive. Perché quando l'azione è repressiva e arriva nelle mani dell'autorità giudiziaria, il danno è ormai fatto. Abbiamo bisogno di prevenire e per farlo abbiamo necessità di essere supportati dalla cittadina" - ha aggiunto il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri che, ancora una volta, torna a lanciare un accorato appello - .

Ieri pomeriggio, per l'omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo non ci sono state difficoltà di testimonianze. "C'erano delle persone presenti nello studio medico, c'erano le telecamere. Non era necessario una testimonianza oltre la norma. Mi riferisco però ai danneggiamenti, alle auto incendiate, ai colpi di pistola alle auto parcheggiate per strada, ai raid vandalici o furti alle scuole" - ha aggiunto il colonnello Stingo - . 

"Una cittadina che ha bisogno di sicurezza non può campare con un carabiniere ogni strada. Si deve parlare nelle scuole - ha sottolineato il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella - . I cittadini si devono fare promotori della loro sicurezza e della sicurezza dei loro figli. Favara non è il Far West, è una cittadina importante ed anche economicamente viva sulla quale c'è l'attenzione delle forze dell'ordine e della Procura della Repubblica. Ogni situazione che può essere denunciata e ci può dare una mano a prevenire reati più gravi, trova le porte aperte presso l'Arma dei carabinieri e presso l'autorità giudiziaria. Non va sottovalutato il fatto che la detenzione di un'arma clandestina è potenziamente un elemento di grande pericolosità. In un momento di rabbia, una cosa è dare uno schiaffo o un pugno a qualcuno e un'altra è esplodere un colpo di pistola perché il povero dottore Alaimo è morto con un unico colpo di pistola".  

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