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Cronaca Favara

"Occultò scritture contabili", imprenditore condannato a 3 anni per bancarotta

Simone Pletto, 60 anni, avrebbe impedito la ricostruzione del patrimonio della propria azienda dichiarata fallita

Tre anni di reclusione per l’accusa di bancarotta fraudolenta: secondo i giudici della seconda sezione penale, l’imprenditore favarese Simone Pletto, 60 anni, all’epoca dei fatti, nel 2001, titolare di un’attività con sede a Castrofilippo che commercializzava prodotti elettrici, avrebbe occultato le scritture contabili per fare in modo che non si potessero ricostruire il volume di affari e il patrimonio dell’azienda. La sentenza è stata emessa nella tarda mattinata di ieri dal collegio di giudici presieduto da Wilma Angela Mazzara con a latere Giuseppe Miceli e Antonio Genna.

In precedenza il pubblico ministero Paola Vetro aveva chiesto la condanna a cinque anni di reclusione mentre il difensore, l’avvocato Giuseppe Barba, aveva sostenuto che il reato fosse insussistente in quanto l’impresa gestita dall’imputato “rientrava, per modeste dimensioni, nella tipologia di quelle che non hanno l’obbligo di tenere le scritture contabili”. L’azienda di Pletto, condannato negli anni scorsi nell’operazione “Inganno 2”, che svelò una serie di truffe ai danni di società finanziarie, fu dichiarata fallita in seguito all’istanza di un fornitore che reclamava il pagamento di 90.000 euro. 

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