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Cronaca Favara

"Mi ha baciato chiedendomi di non dirlo alla mamma", bimba di 10 anni conferma le accuse

Incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta in cui un 52enne è indagato per atti sessuali con minorenne: sentita la vittima

"Mi ha chiesto un bacio perchè mi aveva fatto la gentilezza di farmi passare davanti al bancone salumeria, mi ha detto di non dire nulla a mia madre". La bambina di dieci anni conferma le accuse in aula, durante l'incidente probatorio, che si è celebrato nel pomeriggio davanti al gip Francesco Provenzano.

L'indagato è Lorenzo Baldo, 52 anni, di Favara. Il pm Emiliana Busto gli contesta l'accusa di atti sessuali con minorenne perchè avrebbe dato un bacio repentino sulla guancia a una bambina incontrata al supermercato invitandola a girare l'angolo e non dire nulla alla propria madre. La piccola, invece, aveva raccontato tutto e per l'uomo è scattata un'accusa di atti sessuali con minorenni.

Il pm ha chiesto al gip l'incidente probatorio per acquisire la testimonianza della bambina che sarà pienamente utilizzabile in un eventuale processo. La vicenda, dai contorni piuttosto strani, risale allo scorso 26 febbraio. Una donna insieme alla figlia di dieci anni era in un supermercato a fare la spesa. La madre, considerato anche che la bambina non ha un'età del tutto infantile, aveva distaccato di pochi metri la piccola per riempire il carrello e scegliere i prodotti da acquistare. La ragazzina, a quel punto, sarebbe stata avvicinata da Baldo che l'avrebbe repentinamente baciata sulla guancia facendole un complimento e dicendole di "girare l'angolo" e non dire nulla alla propria madre. La bambina, invece, raccontò tutto anche perchè le sembrò un gesto del tutto fuori luogo e senza senso.

La donna ha deciso, quindi, di presentare una denuncia e i carabinieri che hanno avviato le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza del supermercato. Il filmato ha confermato, in effetti, il racconto della ragazzina. Il pubblico ministero Emiliana Busto contesta il reato di atti sessuali con minorenni, ritenendo che, sebbene il fatto sia particolarmente modesto, sia avvenuto con "rapidità e insidiosità". Il pm ha, quindi, chiesto di sentire la ragazzina, già formalmente interrogata dai carabinieri, nell'ambito di un incidente probatorio "con le forme dell'audizione protetta", vale a dire con modalità che non consentono alla presunta vittima di vedere le altre parti processuali.

L'audizione si è tenuta al secondo piano del tribunale. In una saletta riservata c'erano il giudice, che ha filtrato le domande, la psicologa e la ragazzina. Nell'aula di udienza il pm Busto, l'avvocato Salvatore Cusumano, che difende l'indagato, e la collega Maria Luisa Spoto che assiste la madre della ragazzina. 

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