rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"La carica delle 104", una sola assoluzione e nove condanne in abbreviato

L'otorino Antonino Cinà è stato scagionato dall'accusa di essere stato l'anello di collegamento fra il capobanda e l'ambiente medico

Nello stralcio abbreviato dell'inchiesta "La carica delle 104" è stato assolto, "per non avere commesso il fatto", solo il medico otorino Antonino Cinà al quale si contestava di essere stato il "trait d'union" fra uno dei principali associati, il raffadalese Daniele Rampello, e l'ambiente medico agrigentino. Il pm Andrea Maggioni aveva chiesto la condanna a due anni.

Gli altri nove imputati sono stati condannati anche se alcuni singoli capi di imputazione sono stati esclusi dal giudice Stefano Zammuto.

Tre anni e dieci mesi di reclusione sono stati inflitti ad Antonia Matina, 59 anni, di Favara, ortopedico (4 anni e 6 mesi era la richiesta del pm); un anno e quattro mesi a Giuseppe Cuffaro, 35 anni, di Raffadali, paziente accusato di avere corrotto i medici per ottenere un falso certificato (3 anni era la proposta del pm); quattro anni e due mesi per Patrizia Ibba, 39 anni, di Raffadali (3 anni); quattro anni per il fratello Roberto di 42 anni; accusati pure di avere ottenuto un falso certificato (3 anni e 4 mesi); 3 anni e 6 mesi a Domenico Giglione, 48 anni, di Raffadali (2 anni e 6 mesi); tre anni e dieci mesi alla madre Eleonora Moscato, 82 anni (2 anni e 6 mesi); tre anni e dieci mesi a Giuseppa Barragato, 42 anni, di Palma (2 anni e 6 mesi); tre anni e sei mesi a Vincenzo Gaziano, 64 anni, di Agrigento (2 anni e 6 mesi), e tre anni e sei mesi a Giuseppe Aquilino, 57 anni, di Palma (2 anni e 6 mesi). Gli ultimi imputati sono tutti pazienti che avrebbero corrotto dei medici per avere un falso certificato. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La carica delle 104", una sola assoluzione e nove condanne in abbreviato

AgrigentoNotizie è in caricamento