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Cronaca

False fatture per operazioni inesistenti, chiusa maxi inchiesta della Procura: 24 indagati

Cinque anni dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza, il pm tira le somme dell'attività di indagine e si appresta a mandare a processo titolari e consulenti di società che operano in svariati settori

False fatturazioni, documentazione contabile distrutta e omessa dichiarazione dell'Iva con una sola finalità: evadere il pagamento delle imposte. Il pubblico ministero Alessandra Russo, cinque anni dopo le verifiche disposte dalla Guardia di Finanza, che ha passato al setaccio documenti contabili e relativi alla gestione amministrativa delle imprese, chiude la maxi inchiesta e si appresta a mandare a processo 24 fra imprenditori e consulenti di società di un ampio versante della provincia di Agrigento. 

L'avviso di conclusione delle indagini preliminari - atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio - è stato notificato a: Antonio Insalaco, 59 anni, di Canicattì, titolare della ditta individuale "Quick pubblicità"; Anna Maria Muratore, 38 anni, di Canicattì, amministratore di diritto della Vd Creativa; Lorenzo Amato, 45 anni, di Canicattì, consulente fiscale e tenutario delle scritture contabili della stessa società; Silvio Alessi, 54 anni, amministratore della Meridiana Srl; Marcello Bartolotta, 33 anni, di Porto Empedocle, titolare dell'omonima ditta individuale; Francesco Cangialosi, 37 anni, di Canicattì, titolare dell'omonima ditta individuale; Maria Caramanno, 48 anni, di Favara, titolare dell'omonima ditta individuale; Anna Celauro, 45 anni, di Naro, rappresentante legale della "Celauro srl"; Francesco Cipolla, 53 anni, di Agrigento, titolare dell'Oasi bar; Rosario Condello, 50 anni, di Canicattì, amministratore unico della Omega srl; Antonino De Luca, 29 anni, di Canicattì, titolare di un omonimo panificio; Salvatore Gloria, 55 anni, di Canicattì; rappresentante di un'omonima ditta individuale; Pietro Grado, 47 anni, di Montallegro, rappresentante di una ditta individuale; Maria Paola Maira, 67 anni, rappresentante legale di un'omonima ditta individuale; Gioachino Messina, 52 anni, di Canicattì, liquidatore della "Milazzo Giovanna srl"; Giovanna Milazzo, 57 anni, di Canicattì, rappresentante legale dell'omonima srl; Giuseppe Palumbo Piccionello, 46 anni, di Cattolica Eraclea, rappresentante della omonima ditta individuale; l'omonimo Giuseppe Palumbo Piccionello, anch'egli di 46 anni, di Favara, rappresentante della omonima ditta individuale; Marco Palumbo Piccionello, 45 anni, di Favara, rappresentante legale della "Aster games"; Antonino Provenzano, 49 anni, di Racalmuto, legale rappresentante della "Autocarrozzeria Sferrazza"; Angelo Sanfilippo, 37 anni, di Canicattì, rappresentante della omonima ditta individuale; Davide Taibi, 32 anni, di Agrigento, rappresentante legale della Ediltav; Giuseppe Taverna, 51 anni, di Agrigento, titolare della Akratachigrafo e Francesco Vullo, 37 anni, di Favara, rappresentante legale della Sicef.

I fatti contestati sono molto datati e partono dal 2011. Numerose le violazioni tributarie che avrebbero consentito, nella maggior parte dei casi utilizzando o emettendo false fatture per operazioni inesistenti, di evadere imposte per centinaia di migliaia di euro.

Con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, i difensori (fra gli altri gli avvocati Calogero Meli, Giacinto Paci, Daniele Vitello, Calogero Rinallo, Valeria Martorana e Raffaele Barra) avranno 20 giorni di tempo per provare a convincere il pm a non chiedere il rinvio a giudizio attraverso la produzione di memorie oppure sollecitando atti di indagine e chiedendo un interrogatorio dei propri assistiti. 

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