"False assunzioni per ottenere la disoccupazione", prosciolti 28 imputati
L'ammontare della presunta truffa ai danni dell'erario era stata stimata in circa 150 mila euro. L'inchiesta è stata portata avanti dalla Guardia di finanza
Il giudice dell'udienza preliminare, Stefano Zammuto, del tribunale di Agrigento ha prosciolto i 28 imputati della maxi inchiesta che ipotizzava false assunzioni come braccianti agricoli per ottenere l'indennità di disoccupazione.
Nell'inchiesta della Guardia di finanza di Canicattì, il Pm Andrea Maggioni contestava i reati di falso e truffa aggravata. L'ammontare della presunta truffa ai danni dell'erario era stata stimata in circa 150 mila euro. All'udienza preliminare è stato deciso il non luogo a procedere per chi non ha scelto riti alternativi e l'assoluzione con la stessa formula: "il fatto non sussiste" per chi ha, invece, seguito la strada del giudizio abbreviato.