"Non sono evaso dai domiciliari, stavo dormendo": assolto 26enne
Il giovane doveva andare in tribunale per un'altra udienza ma la polizia non lo avrebbe trovato a casa: secondo il giudice il fatto è "tenue"
Assoluzione "per particolare tenuità del fatto": il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Sabrina Bazzano, ha prosciolto Nadhir Abid, 26 anni, agrigentino anche di nascita, dall'accusa di evasione dagli arresti domiciliari.
Il giovane era stato denunciato dalla polizia dopo un controllo nella sua abitazione nella notte fra il 22 e il 23 dicembre del 2020: gli agenti erano andati a prelevarlo nella sua abitazione, nei pressi del Quadrivio Spinasanta, per condurlo in tribunale dove avrebbe dovuto partecipare all'udienza di convalida di un precedente arresto.
Gli agenti, dopo avere provato a bussare al citofono, lo denunciarono per evasione e il giovane è finito a processo nonostante si fosse giustificato dicendo di avere avuto un guasto al citofono e di essere rimasto ininterrottamente in casa. Tesi che al processo è stata ribadita pure dal difensore, l'avvocato Michele Cardella.
Il giudice, tuttavia, dopo avergli concesso le circostanze attenuanti generiche, ha deciso di assolverlo "per particolare tenuità del fatto" non credendo probabilmente alle giustificazioni dell'imputato ma ritenendolo, in ogni caso, un fatto particolarmente lieve che potesse meritare l'assoluzione.
