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Cronaca

Evade per rapinare passante sotto casa, riconosciuto dal sopracciglio rasato: ventunenne a processo

Giuseppe Camilleri identificato in aula dalla presunta vittima nonostante avesse il volto coperto con una calza da donna

"Sì, è stato lui. Lo riconosco dalla foto, aveva il sopracciglio rasato". La presunta vittima della tentata rapina conferma così, in aula, le accuse a carico del ventunenne Giuseppe Camilleri, accusato di essere evaso dagli arresti domiciliari, nonostante avesse il braccialetto elettronico, per rapinare un passante sotto casa. L'episodio risale al 20 settembre del 2017.

La polizia, insospettita dalla vicinanza con l'abitazione del giovane, che ha alle spalle numerosi precedenti malgrado la giovane età, mostra alla vittima una foto e il presunto assalitore, nonostante avesse una calza in faccia e indossasse una vestaglia da donna, viene riconosciuto.

La presunta vittima, all'epoca dei fatti minorenne, ha ribadito in aula le accuse. Il giovane aveva raccontato di essere stato aggredito e minacciato da una persona armata che gli aveva intimato di consegnargli i soldi che teneva con sè.
L'assalto non era riuscito in pochi secondi e il rapinatore aveva preferito fuggire.

Nessun segnale di allarme dal gps, secondo la Procura, proprio perchè si sarebbe allontanato solo di pochi metri dall'abitazione e il funzionamento era imperfetto. Il 20 dicembre, davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, sono in programma la requisitoria e l'arringa difensiva dell'avvocato Fabio Inglima Modica.

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