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Cronaca

L'arresto per estorsione di Fabrizio La Gaipa, il Gip: "La minaccia del licenziamento era larvata"

L'indagine è durata 3 settimane. Nonostante l'iniziale incertezza collaborativa degli ex impiegati dell'hotel, la Squadra Mobile è riuscita, in tempo record, ad acquisire documenti e audio per ipotizzare il reato

L'indagine è durata tre settimane. Nonostante l'iniziale incertezza collaborativa degli ex impiegati dell'hotel "Costazzurra", i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, con in testa il dirigente Giovanni Minardi, - coordinati dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal sostituto Carlo Cinque - sono riusciti, in tempo record, ad acquisire documenti e audio per ipotizzare l'estorsione. All'alba di ieri è stata eseguita l'ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Stefano Zammuto. Arresti domiciliari per Fabrizio La Gaipa, 42 anni, imprenditore agrigentino del settore turistico-alberghiero, primo dei non eletti all'Ars per il movimento Cinque Stelle nella circoscrizione di Agrigento. Divieto di dimora nella città dei Templi, invece, per il fratello Salvatore di 46 anni.

"Estorsione", ai domiciliari Fabrizio La Gaipa

Secondo l'accusa, avrebbero costretto gli impiegati ad accettare un salario inferiore rispetto a quello che risultava dalle buste paga.

"Cinque euro l'ora e costretti a restituire Tfr, 13esima e indennità di malattia"

A questa "procedura" i lavoratori soggiacevano - viene evidenziato nell'ordinanza firmata dal Gip Stefano Zammuto - "pur di lavorare".
"Modus procedenti - scrive il giudice per le indagini preliminari - che ha indubbiamente comportato un ingiusto profitto per gli indagati che contenevano i costi d'impresa con danno per i lavoratori". A prescindere dal comportamento tenuto dai due indagati, le vittime - soggetti deboli per posizione contrattuale e situazione socio-economica - sono state poste, sempre secondo il Gip Zammuto che ha accolto pienamente la richiesta della Procura - in uno stato di soggezione. La minaccia del licenziamento sarebbe stata, infatti, "larvata" - prosegue il giudice - .

Da giornalista a primo dei non eletti nel M5S

Secondo la Squadra Mobile e la Procura della Repubblica di Agrigento Fabrizio La Gaipa sarebbe stato "autentico deus ex machina del meccanismo estorsivo, in posizione defilata, ma ben consapevole del sistema della società - è il Gip Zammuto a scriverlo - Salvatore La Gaipa, alter ego del fratello in caso di sua assenza". I fratelli La Gaipa hanno nominato quali loro difensori gli avvocati Calogero Petix e Diego Galluzzo e nelle prossime ore compariranno davanti al Gip per l'interrogatorio di garanzia.

Il procuratore Patronaggio: "False buste paga, un fenomeno diffuso nell'Agrigentino"
 

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