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Cronaca

L'arresto di La Gaipa, i dipendenti restituivano pure gli 80 euro del bonus Renzi

L’impulso decisivo alle indagini - durate appena 3 settimane - arriva quando un ex dipendente, dopo essere stato ascoltato dalla Squadra Mobile, consegna un cd contenente la registrazione di due conversazioni, fatte di nascosto col suo cellulare

Gli 80 euro del bonus Renzi sulla busta paga, naturalmente, c'erano. Così come tredicesima, quattordicesima e Tfr dovevano però essere restituiti. Emerge anche questo dalle pagine dell'ordinanza cautelare firmata dal Gip Stefano Zammuto su richiesta del procuratore capo Luigi Patronaggio e del sostituto Carlo Cinque. Ordinanza - ai domiciliari per Fabrizio La Gaipa e divieto di dimora per il fratello Salvatore - che è stata eseguita all'alba di ieri dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento che è coordinata dal dirigente Giovanni Minardi.  

"Cinque euro l'ora e costretti a restituire indennità di malattia, Tfr e 13esima" 

L’impulso decisivo alle indagini - durate appena 3 settimane - arriva quando un ex dipendente dell'albergo, dopo essere stato ascoltato dalla Squadra Mobile, consegna un cd contenente la registrazione di due conversazioni, fatte di nascosto col suo telefono cellulare.

Il procuratore: "False buste paga, un fenomeno diffuso nell'Agrigentino"

La prima risale al 13 gennaio, la seconda è successiva di sei giorni. Il dialogo con Fabrizio La Gaipa confermerebbe - secondo l'accusa - le modalità e le cifre della restituzione che i tre dipendenti, presunte vittime di estorsione, avevano raccontato ai poliziotti. "Mi farebbe molto comodo – dice il dipendente – essere liquidato ora per quanto riguarda la mia busta". E si parla subito di calcoli da fare per il "cavallo di ritorno". L’uomo fa finta di scherzare col suo datore di lavoro. "Fabrì, fai questo sforzo disumano di prendere la busta. Tanto non ce n’è ore da calcolare da me". L’imprenditore sembra volersi giustificare: "Io per ora soldi ne ho pochi e niente… ce li devo andare a versare io". Ed ecco che arriva la prova, o almeno quella che gli inquirenti ritengono tale, sempre più esplicita. "Assegno come al solito e io poi ti torno". La Gaipa insiste per la restituzione. "Se no lunedì ho problemi, va". E il dipendente lo rassicura. "Certo".

Il Gip: "Larvata la minaccia di licenziamento"

La discussione si interrompe perché nel locale entra un’altra persona. Si sente la voce di una donna, poi riprende e si inizia a fare i calcoli. Nemmeno troppo fra le righe emerge una presunta gestione impropria degli ammortizzatori sociali. "Nel frattempo – dice il dipendente – si fa questa cosa del licenziamento, tanto io solo indennità di malattia che mi devi pagare alla fine.. la tredicesima te la restituisco, più le 80 euro di Renzi". La Gaipa conferma e, quasi, si giustifica: "Più le 80 euro di Renzi, infatti, che poi lì non è che ho soldi. Qua non è che c’ho soldi, c’ho debiti. Soltanto non è che posso andare oltre il fido, scusami". Nel passaggio successivo il dipendente dice: "Ti stanno restituendo l’addizionale regionale e l’addizionale comunale pure". E l'’imprenditore, con un "cenno di risata", replica: "Vabbè, non l’avevi mai pagata e la restituiscono a me". 

Da giornalista a primo dei non eletti nel M5S

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