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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'inchiesta / Grotte

L'esplosione al mercato di Gela, chiesto il rinvio a giudizio del mercatista di Grotte e della Sicilpetroli

All'imprenditore quarantottenne vengono contestate le ipotesi di reato di omicidio colposo aggravato, incendio e lesioni gravi

La Procura di Gela, concluse le indagini preliminari condotte dalla sezione investigativa del commissariato di polizia, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imprenditore 48enne C.C. di Grotte, con licenza di commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande, nonché della società Sicilpetroli srl. Era il 5 giugno del 2019, quando, secondo la ricostruzione accusatoria, "a causa di negligenza e imprudenza nella conduzione dell’impresa individuale ed in considerazione di innumerevoli violazioni di leggi e regolamenti", si verificò una potente esplosione al mercato settimanale di via Madonna del Rosario in Gela. A causa dello scoppio e quale conseguenza delle ustioni riportate, 2 persone persero la vita, mentre altre 13 riportarono gravi lesioni ed ustioni.

L'esplosione al mercatino di Gela, il camion è di un commerciante di Grotte: tre gli agrigentini in gravi condizioni

L'ambulante di Grotte, in concorso con personale della stazione di rifornimento carburanti Sicilpetroli S.r.l. con sede a Canicattì, è imputato d'avere effettuato il rifornimento di alcune bombole di gas gpl "in spregio del divieto di riempirle attraverso il carburante gpl per autotrazione". Nel corso delle indagini, svolte con l’ausilio tecnico dei vigili del fuoco e personale del servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, si è ipotizzato - è stato ricostruito dalla Questura di Caltanissetta - che "tali operazioni siano avvenute in violazione del divieto di riempire le bombole di gas gpl oltre il previsto limite massimo dell’80% della capienza, circostanza questa che indubbiamente ha favorito il verificarsi della violenta esplosione".

bombole di gas esplosione mercato gela-2

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Tra i reati contestati dalla Procura di Gela, ora sottoposti alla valutazione del giudice, figurano le ipotesi di omicidio colposo aggravato, incendio e lesioni gravi, di cui dovrà rispondere C.C.; alla persona giuridica Sicilipetroli s.r.l. è stato contestato l’illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 in materia di responsabilità degli enti. Sono state rilevate, anche, molteplici violazioni - ma si tratta di contravvenzioni - relative alla normativa di settore relativa alla sicurezza dei lavoratori e salubrità dei luoghi di lavoro, così come previsto dal decreto legislativo 81/2008.

La completa ricostruzione dei fatti e la formulazione degli addebiti adesso sono al vaglio del giudice dell’udienza preliminare.

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