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Cronaca

“Pochi giorni di rinvio per l’esame di avvocato nonostante la gravidanza”, giovane praticante vince ricorso

Pur prendendo atto della situazione particolare, la commissione aveva disposto un breve differimento della seconda prova orale per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, incompatibile con lo stato di salute della donna

In stato di gravidanza non avrebbe potuto sostenere la seconda prova dell'esame di abilitazione per diventare avvocato. Aveva chiesto il rinvio della prova e la commissione, pur prendendo atto della situazione, aveva disposto un differimento troppo "ravvicinato" e ritenuto dalla candidata "incompatibile" con il suo stato di salute.

Per questo la donna, praticante avvocato agrigentina, assistita dai legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha fatto ricorso la Tar per impugnare la decisione della commissione d'esame presso la Corte di appello di Bologna. 

Il tribunale amministrativo regionale, condividendo pienamente le motivazioni dell'avvocato praticante, esposte dai legali di fiducia, e ritenendo preminenti "le ragioni di tutela della salute della donna in stato di gravidanza e del nascituro” ha ordinato all’amministrazione di disporre una seduta di esami suppletiva “in una data compatibile con lo stato di salute della ricorrente”.

E così la commissione d'esame ha fissato lo svolgimento della prova orale in una data perfettamente compatibile con lo stato di gravidanza.

Il Tar ha inoltre condannato il ministero della Giustizia al pagamento delle spese di giudizio in favore della ricorrente, poichè il differimento dello svolgimento della prova orale è stato disposto solo successivamente alla avvenuta proposizione del ricorso.

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