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L'annuncio

Via all'eliminazione delle "foreste" sui marciapiedi, l'assessore: "Grazie Di Mauro"

Gli interventi su tutto il territorio comunale partiranno dal Villaggio Peruzzo e saranno finanziati con fondi della Regione

Città invasa dalle erbacce, via ai lavori di "restyling" soprattutto nelle periferie. A pagare, sarà la Regione.

Ad annunciare l'avvio delle operazioni tanto attese dai cittadini è l’assessore al verde pubblico Giovanni Vaccaro. L'ente, infatti, ha espletato tutte le procedure necessarie all'affidamento dei lavori "di ripristino del verde pubblico grazie al finanziamento regionale arrivato quest’anno, grazie all’emendamento inserito dall’assessore Regionale all’energia Di Mauro".

Il riferimento è ai 500mila euro che sono stati stanziati per interventi su tutta la città, circa 140mila euro dei quali serviranno, in questa fase, proprio per il verde pubblico.

“E’ stata fatta una mappatura in città delle zone più critiche e a rischio anche per l’incolumità dei cittadini, pertanto domani mattina (meteo permettendo) attraverso la ditta incaricata il quartiere di Villaggio Peruzzo sarà sottoposto ai lavori di pulizia e di messa in sicurezza del verde e delle aiuole - commenta Vaccaro -. Presto quindi la città potrà avere un giusto restyling e riappropriarsi di spazi verdi che saranno un colpo d’occhio per i cittadini e i turisti che visiteranno la nostra città".

Vaccaro, infine, ringrazia il sindaco Franco Miccichè "per aver seguito personalmente l’iter di inizio lavori". 

Interventi certo attesi, ma che non mancheranno di suscitare qualche polemica soprattutto su un tema: il diserbo dei cigli stradali, delle aiuole ecc, è o non è inserito già tra i servizi che devono espletare le ditte e che sono pagati con la Tari?

Codacons: "I cittadini già pagano questi servizi, ci rivolgeremo alla Corte dei conti"

"Ad Agrigento aumenta la Tari, i cittadini continuano a pagare più volte lo stesso servizio, la città è dal punto di vista igienico sanitario assolutamente invivibile, e c’è chi canta vittoria". A dirlo in una nota è il responsabile trasparenza enti locali del Codacons Giuseppe Di Rosa.  "La scerbatura, così come da noi asserito e come finalmente ha ammesso anche il sindaco - continua - è prevista nel contratto di igiene pubblica del comune di Agrigento, 15 unità dovrebbero aver scerbato tutti i giorni dell’anno la città. Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti, al Comune di Agrigento, hanno perso oramai da tempo, il lume della ragione".

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