Teatro di Eraclea sotto sequestro, le procedure per il recupero però non si fermano
Pubblicato ieri sull'albo pretorio del Parco il bando per l'effettuazione degli interventi di rimozione e sostituzione della copertura ritenuta abusiva e dannosa dalla Procura
L'area è sequestrata, in attesa di convalida e di un eventuale e successivo passaggio al riesame, ma del teatro antico di Minoa il Parco Archeologico di Agrigento non ha smesso di occuparsi, soprattutto in prospettiva futura.
L'area, come noto, è transitata all'ente solo da alcuni anni dopo essere stata di gestione regionale come numerosi altri siti monumentali e archeologici del territorio, e il Parco, già da 2020 è al lavoro per rimuovere il "sarcofago" che imprigiona il teatro e lo ha profondamente danneggiato.
Così, se pochi giorni fa è arrivato il sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, le procedure per liberare l'opera dalla sua copertura e posizionarne una nuova che possa proteggere la delicatissima pietra di cui è costruito, non si sono fermate. Era il gennaio del 2020 quando l'ente regionale avviò le prime procedure per eliminare alcuni dei pericoli più evidenti costituiti dalla copertura. Da quel momento si è continuato a lavorare per individuare il da farsi dopo trent'anni di abbandono.
Solo oggi sull'albo pretorio del Parco è comparsa infatti l'approvazione del sistema di gara e lo stanziamento di quasi 150mila euro per le procedure di messa in sicurezza della struttura e la manutenzione delle acque. Parimenti, è confermato per dicembre il grande convegno internazionale che si terrà ad Agrigento per promuovere un concorso di idee che individui delle soluzioni architettoniche e archeologiche innovative per il futuro della struttura.
Il cronoprogramma del Parco era, mese più mese meno, di completare tutto entro un anno. Certo è che se il sequestro dovesse essere convalidato i tempi si allungheranno.