Emergenza nel centro storico, un altro edificio rischia di crollare
Dopo lo sgombero della palazzina di via Cobaitari, dove poche settimane fa è venuto giù un muro, è in serio pericolo un altro stabile nella vicina via Recinto Oblati
Qualora i lavori non vengano ultimati nei tempi stabiliti dall'ordinanza, l'amministrazione comunale sarà costretta a chiudere, per motivi di sicurezza, il tratto della via Recinto Oblati interessato dal rischio di crollo. Se ciò avverrà - avverte il sindaco - "considerato che la soppressione del suolo pubblico della via Cobaitari si traduce in una occupazione del suolo pubblico sarà applicata a carico del condominio dell'immobile il pagamento della Tosap, commisurata al singolo giorno e per tutti i giorni sino alla rimozione del pericolo".
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Alla fine dei lavori, i proprietari dovranno produrre una relazione firmata da un tecnico abilitato con cui si accerta la rimozione di tutti i pericoli per la sicurezza pubblica. In caso di inottemperanza il Comune avviserà l'autorità giudiziaria. "La diffida - si legge nell'ordinanza del sindaco - non costituisce autorizzazione per i lavori di consolidamento, ricostruzione e ristrutturazione che deve essere preventivamente richiesta all'ufficio Urbanistica, all'ufficio del Genio civile per la parte statica e alla Sovrintendenza ai Beni culturali per la parte dei vincoli".