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Mancata raccolta dei rifiuti e emergenza sanitaria, gli operai di Favara: "Basta promesse, chiediamo aiuto al prefetto"

A causa del mancato pagamento degli stipendi arretrati i lavoratori hanno incrociato le braccia da otto giorni e la mole dei rifiuti ammassati in strada minaccia la salute dei cittadini

“Ci hanno fatto molte promesse che però non sono state mantenute. Chiediamo aiuto anche a sua eccellenza il prefetto per un intervento che possa essere indirizzato verso questa drammatica situazione. Noi siamo stanchi, io stesso mi vergogno a vedere la città invasa dalla spazzatura”. Questo è l'ennesimo appello che Salvatore Arnone dipendente di una delle ditte che a Favara gestiscono il servizio di nettezza urbana, lancia dai microfoni di AgrigentoNotizie.

Nella città dell'agnello pasquale la raccolta dei rifiuti è ferma da otto giorni a causa dei ritardi nei pagamenti degli stipendi agli operai che vantano arretrati per tre mensilità più la tredicesima. Il problema che dallo scorso mese di novembre si è ripetuto più volte nasce dalle esiguità di cassa del Comune di Favara che spesso non ha le risorse da destinare alle ditte che a loro volta si trovano impossibilitate a pagare i dipendenti.  Chiedono dunque l'intervento del prefetto di Agrigento i lavoratori per trovare una soluzione concreta al loro disagio ma anche a quello dell'intera comunità favarese. I grandi cumuli di spazzatura presenti in strada e in condizioni climatiche estreme con temperature torride che ormai da dieci giorni si mantengono costantemente al di sopra dei 35 gradi, in alcune zone rendono l'aria irrespirabile, aggravando ulteriormente la situazione sanitaria già compromessa dall'emergenza pandemica. 

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