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Cronaca Licata

Emergenza idrica, pugno duro del sindaco con Aica e Regione: in città arriveranno 30 litri d'acqua al secondo in più

Il sindaco Galanti: “La sete, oltre ad uccidere ogni ambizione turistica, sta determinando una vera e propria emergenza sanitaria. La mia azione sarebbe sfociata in gesti ancora più forti se non avessimo ottenuto questo approvvigionamento straordinario”

La città di Licata otterrà 30 litri di acqua in più al secondo.

E’ questo il risultato, che permetterà di fronteggiare meglio la grave crisi idrica, ottenuto dal sindaco Pino Galanti.

Il primo cittadino, infatti, ha sollecitato per giorni tutti gli enti competenti, ad ogni livello, parlando anche del grave rischio di disordini causato dai lunghissimi turni di distribuzione idrica nelle abitazioni.

Gerardino Castaldi, presidente del Consiglio di amministrazione di Aica, ha assicurato che il serbatoio Safarello di Licata riceverà 30 litri di acqua al secondo in più. La maggiore dotazione sarà compensata da lievi riduzioni di portata negli altri serbatoi della provincia di Agrigento.

“E’ il primo importante risultato – ha detto Pino Galanti – che è stato ottenuto dopo una pressante attività di sollecito istituzionale e politico per mettere Licata al centro della distribuzione idrica. Ci rendiamo conto che la crisi sta colpendo tutto il territorio provinciale, ma non si può più tollerare che nelle case di Licata l’acqua arrivi solo ogni 8 giorni e per poche ore. Monitoriamo costantemente la situazione. A questa prima soluzione ne seguiranno delle altre. La sete, oltre ad uccidere ogni ambizione turistica, sta determinando una vera e propria emergenza sanitaria. La mia azione sarebbe sfociata in gesti ancora più forti se non avessimo ottenuto questo approvvigionamento straordinario".

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