Coronavirus, udienze penali urgenti in "remoto": ecco l'intesa fra magistrati e avvocati
Presidenza del tribunale, procura, Ordine forense e camera penale hanno firmato un protocollo per convalide e direttissime: gli atti saranno depositati in una piattaforma e tutte le parti saranno collegate in video
Processo in remoto, da oggi si può anche al tribunale di Agrigento. Uffici giudiziari e avvocatura hanno raggiunto un accordo che consentirà, nella fase emergenziale legata all’emergenza Coronavirus, di celebrare le udienze a distanza senza il rischio di infettarsi. Ieri, al tribunale di Agrigento, si è tenuta forse l’ultima udienza con mascherine, guanti e distanze di sicurezza per un presunto caso di violenze in famiglia.
Fermo restando il rinvio della quasi totalità dell’attività giudiziaria, le udienze di convalida di arresti e provvedimenti cautelari oltre che dei procedimenti con riti direttissimi, in questa fase di emergenza, si celebreranno attraverso un collegamento telematico a distanza. Il protocollo è stato firmato ieri dal presidente del tribunale Pietro Maria Falcone, dal procuratore Luigi Patronaggio, dal commissario straordinario dell’Ordine degli avvocati Silvio Miceli e dal presidente della camera penale Angelo Nicotra.
Udienze di convalida davanti al gip o ai giudici monocratici prima del giudizio direttissimo, interrogatori di garanzia, giudizi direttissimi, saranno celebrati senza la contestuale presenza fisica della parti, che saranno collegate on line da remoto. Il giudice resterà nel suo ufficio, il pubblico ministero in Procura, l'avvocato nel suo studio legale, l'indagato in carcere o in caserma se si trova agli arresti domiciliari o in un altro luogo dove sarà attivato il videocollegamento. Gli atti giudiziari e le istanze saranno condivise in una piattaforma dove sarà tutto scannerizzato.
I colloqui fra avvocato e assistito saranno assicurati (sulla falsariga di quanto già avviene per i processi con imputati collegati in videoconferenza) da una linea telefonica riservata.
Sono stati indicati, inoltre, i responsabili dell'attuazione e del monitoraggio del protocollo. Sono il giudice Alessandro Quattrocchi, il pm Alessandra Russo e gli avvocati Giacomo La Russa per il Consiglio dell’Ordine e Luigi Troja per la camera penale di Agligento.