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Cronaca

Amministrative 2021, sarà ballottaggio tra due settimane: ecco i dati definitivi

A Porto Empedocle ormai consolidati Martello e Iacono, a Canicattì Corbo e Sciabarrà mentre a Favara sarà uno scontro tra Palumbo e Montaperto

Ore 5.30. Sono finalmente ufficiali degli ultimi due comuni in cui le operazioni di spoglio si sono protratte per larga parte della notte a causa di alcuni problemi in alcune sezioni. A Favara Antonio Palumbo ha chuso a 7541 voti, pari al 37,34% (ad un passo dalla vittoria al primo turno). Segue Salvatore Montaperto con 6970 voti, pari al 34,51%. A Porto Empedocle i dati confermano il trend della sera, con Calogero Martello a quota 2712 voti, seguito da Salvo Iacono a 2653 preferenze. Penultima Ida Carmina con 1672, ultimo Hamel con 1057 voti.

Ore 22.36. Continua lo spoglio, non cambia il risultato finale. A Favara mancano meno di mille voti e al momento è impossibile che Palumbo vinca al primo turno, pur avendo incassato oltre 7200 preferenze contro le 6600 di Montaperto. A Porto Empedocle Martello ha superato quota 2100 voti, con Iacono a poco più di 2000 preferenze. Finito lo spoglio a Canicattì con i seguenti risultati per i candidati sindaco: 6012 Corbo, 4913 Sciabarrà, 4525 Di Ventura, 1509 Falcone.

Ore 21.43. Si sono pesantemente rallentate le procedure di conteggio dei voti nei tre comuni più grandi della provincia, dove comunque appare ormai certo che si andrà al ballottaggio. A Favara Antonio Palumbo ha ampiamente superato i 6000 voti, con Salvatore Montaperto che segue a 600 voti di distanza con oltre 2mila schede da scrutinare. a Porto Empedocle Calogero Martello e Salvo Iacono si sono ormai lanciati in solitaria staccando Rino Lattuca e avviandosi al ballottaggio con rispettivamente 2050 e 1953 preferenze. Certo anche il ballottaggio per Vincenzo Corbo e Cesare Sciabarrà a Canicattì.

Ore 20.28. Mentre nei centri in cui si votava con il maggioritario si fa già festa, nei centri più grandi si lavora ancora alacremente per lo spoglio, per quanto non stanno mutando al momento i posizionamenti fin qui delineatesi. A Favara rimane l'ipotesi ballottaggio tra Antonio Palumbo e Salvatore Montaperto (6256 il primo, 5617 il secondo), mentre a Porto Empedocle Calogero Martello resta saldamente al primo posto con oltre 1640 voti seguito a 1594 voti da Iacono. A Canicattì il ballottaggio sembra ormai tracciato tra Vincenzo Corbo e Cesare Sciabarrà.

Ore 19.31. A Montevago si va verso il Margherita La Rocca Ruvolo bis. Ad annunciarlo è stata la stessa sindaca sui social quando mancano ormai una manciata di voti. Sempre più definito il quadro a Porto Empedocle, con Martello a oltre 1600 voti e Iacono che insegue a quota a 1590. Terzo è al momento Lattuca, quarta Ida Carmina. Chiude Hamel. Stabile la situazione a Canicattì, con il sempre più probabile ballottaggio Corbo-Sciabbarrà e a Favara Antonio Palumbo continua a restare in testa ad oltre 5100 voti, seguito a 600 voti di distanza da Montaperto con cinquemila voti ancora da scrutinare.

Ore 18.23. C'è un secondo sindaco eletto in provincia. Si tratta di Salvo Di Bennardo, che con un ristrettissimo margine ha superato Michele Di Piazza a San Biagio Platani. Al momento non si festeggia ancora nel comune sciolto per mafia, perché la differenza sarebbe di appena 70 voti e sono in corso le operazioni di verifica. Restano i trend fin qui tracciati, anche se i numeri ovviamente stanno man mano crescendo grazie al proseguo delle operazioni di spoglio e nei grandi centri sembra ormai si punti ovunque al ballottaggio. A Favara Antonio Palumbo continua a restare in testa con oltre 4300 voti, segue Salvatore Montaperto con 3800 voti. A Porto Empedocle continua il testa a testa tra Martello e Iacono, così come a Canicattì il confronto tra Corbo (che è a quota 4400) e Sciabarrà (3500 voti). A Montevago è avanti con decisione Margherita La Rocca Ruvolo.

Ore 17.10. C'è il primo nuovo sindaco in provincia di Agrigento: a Montallegro Giovanni Cirillo l'ha spuntata su Andrea Iatì.  Montevago, con 800 schede scrutinate su 2000 è avanti Margherita La Rocca Ruvolo, mentre a Porto Empedocle resta il testa a testa tra Martello e Iacono, con Lattuca che segue a brevissima distanza. A Favara Palumbo resta in testa e ha superato ormai quota 3mila preferenze. A Canicattì Corbo è nettamente avanti con oltre 3800 voti, seguito da Sciabarrà a 2900 preferenze. Continua lo spoglio a San Biagio Platani con Salvatore Di Bennardo che è avanti di 130 preferenze con l'80% delle schede scrutinate.

Ore 16.39. Lieve recupero a Porto Empedocle di Salvo Iacono, che ha superato Rino Lattuca ed è al momento testa a testa con Calogero Martello. A Favara resta in testa Antonio Palumbo, che ha superato quota 2200 voti e resta a quattrocento voti di distacco da Totò Montaperto e a oltre 600 da Giuseppe Infurna. A Canicattì resta il testa a testa tra Vincenzo Corbo e Cesare Sciabarrà, così come combattuto lo spoglio è a Montevago e Montallegro.

Ore 15,57. Cominciano ad intravedersi i primi risultati, parziali e inattendibili naturalmente. Per il momento, a Porto Empedocle si profila un testa a testa fra i candidati sindaco Lattuca e Martello. Inizialmente era in testa Martello, ma poi - per una manciata di voti - è stato superato da Lattuca. A Canicattì, il candidato sindaco Corbo "viaggia" sul 34 per cento delle preferenze. Dietro di lui, con quello che è un testa a testa fra i due candidati, l'uscente Di Ventura (29%) e il candidato Sciabarrà (28%). A Favara, è avanti Palumbo con circa 1400 preferenze. Segue Montaperto con 1.200 e Infurna è a quota mille circa. A Montallegro sembra essere avanti Giovanni Cirillo rispetto a Iatì, mentre a San Biagio Platani - dove gli elettori che si sono recati alle urne sono stati oltre l'80 per cento - si registra un testa a testa. 

Ore 15. I cittadini hanno deciso. Nei sei comuni chiamati alle urne si sono chiuse alle 14 avviando le procedure di spoglio che entro oggi in diversi casi individueranno i nuovi sindaci e i componenti dei consigli comunali.

La parola d'ordine, un po' ovunque, è stata "astensione", anche se con numeri non particolarmente negativi. Questo non è solo un importante segnale di disincanto da parte dei cittadini, ma in alcuni casi avrà un'importante ripercussione sulle elezioni.

Un esempio è Favara, uno dei tre centri in cui si vota con il proporzionale. Qui, nella sfida tra Salvatore Montaperto, Giuseppe Infurna e Antonio Palumbo è abbastanza probabile che si vada ad un'elezione diretta a primo turno.

Resta concreta l'ipotesi ballottaggio a Canicattì e Porto Empedocle, ma questo soprattutto a causa dell'alto numero di candidati: 5 a Porto Empedocle (Ida Carmina, Calogero Martello, Salvo Iacono, Gianni Hamel, Salvo Iacono) e 4 a Canicattì (Ettore Di Ventura, Cesare Sciabarrà, Vincenzo Corbo, Fabio Falcone). 

Ad elezione diretta vanno certamente i comuni con il maggioritario come Montallegro (a sfidarsi saranno Andrea Iatì e Giovanni Cirillo), Montevago (Margherita La Rocca Ruvolo e Giuseppe Arcuri) e San Biagio Platani (Michele Di Piazza e Salvatore Di Bennardo). 

(Aggiornato alle ore 05.30 del 12 ottobre)

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