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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Canicattì

Il duplice omicidio di Delia: lo straziante riconoscimento delle salme da parte dei familiari

E' di Calogero La Monaca, 76 anni, il cadavere con la testa fracassata trovato all'interno del cascinale di campagna. Dovrebbe appartenere invece a Filippo, 74 anni, il corpo carbonizzato trovato sotto l'auto. Per avere la conferma, i carabinieri attendono l'esame delle impronte digitali e altri accertamenti di laboratorio

E' di Calogero La Monaca (e non Filippo come si era detto in precedenza), 76 anni, il cadavere con la testa fracassata trovato all'interno del cascinale di campagna, di proprietà della famiglia, in contrada Deliella. Dovrebbe appartenere invece a Filippo La Monaca, 74 anni, il corpo carbonizzato trovato sotto l'auto. Per avere la conferma che si tratti del 74enne i carabinieri attendono però l'esame delle impronte digitali e altri accertamenti di laboratorio. L'identificazione delle salme - entrambe praticamente irriconoscibili - è stato fatta dai familiari alla camera mortuaria dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta.

Il duplice omicidio di Delia: contrasti legati a terre o animali il movente? 

I due cadaveri sono stati trovati a circa cento metri di distanza l'uno dall'altro. Il corpo di Calogero La Monaca era riverso per terra all'interno del cascinale, con la testa fracassata. Poco distante, alcune pietre ancora sporche di sangue, quelle utilizzate, secondo gli investigatori, per uccidere l'imprenditore. I carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Caltanissetta stanno - con il coordinamento dei sostituti Nadia Caruso e Stefano Strino della Procura Nissena - cercando di ricostruire, con certezza categorica, tutte le abitudini e gli ordinari spostamenti dei fratelli che conducevano - tanto è già emerso - una vita normale. Ieri dopo pranzo, come di consueto, si erano recati in campagna per dar da mangiare agli animali. Allarmati dal loro ritardo, i familiari hanno contattato i carabinieri che contemporaneamente erano stati allertati, intorno alle 22, dai residenti della zona che avevano visto un'auto in fiamme, quella sotto la quale è stato rinvenuto il cadavere che dovrebbe essere di Filippo.

I carabinieri - guidati dal comandante provinciale, il colonnello Baldassare Daidone, - al momento non escludono alcuna ipotesi. I carabinieri del Ris di Messina hanno passato al setaccio l'intera area. La Procura di Caltanissetta, nelle prossime ore, disporrà l'autopsia su entrambe le salme che potrà fornire risposte certe su quello che, al momento, appare come un rompicapo. Gli inquirenti stanno anche scandagliando le vite delle due vittime.

Calogero era anche stato assessore comunale ai Lavori pubblici nella seconda metà dagli anni Novanta. Proprio in quel periodo un incendio doloso aveva prima distrutto la sua casa di campagna poi, un anno dopo, la sua auto  parcheggiata nel centro del paese.

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