Il clan dei pusher violenti del centro storico davanti ai giudici, gli investigatori in aula
Ha preso il via il dibattimento scaturito dall'operazione "Piazza pulita": sul banco dei testimoni i militari che hanno preso parte alle indagini
Con l'audizione in aula di due carabinieri che hanno preso parte alle indagini, ha preso il via - davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato - il processo a carico degli 8 imputati dell’operazione “Piazza pulita”, che ha disarticolato un giro di pusher violenti che avrebbe gestito la rete dello spaccio nella zona di piazza Ravanusella e via Gallo, centro storico gran parte del quale abbandonato e in stato di degrado.
Il maresciallo dei carabinieri Nicola Moretto, in particolare, ha riferito di avere eseguito delle perquisizioni e di avere preso parte all'esecuzione del provvedimento di fermo. Il processo, dopo le prime due brevi testimonianze, è stato aggiornato al 12 maggio.
L’inchiesta ha disarticolato un giro di spaccio composto - sostiene l'accusa - da africani che, in alcune circostanze, oltre a smerciare droga a giovanissimi, avrebbero colpito con calci e bottigliate i loro clienti con cui avevano avuto dei litigi dovuti alla qualità e alla quantità della droga.
Sotto accusa: Lamin Singhateh, 24 anni, del Gambia; Sainey Danso, 22 anni, del Gambia; Mustapha N'Diaye, 26 anni, del Senegal; Mamadi Cissè, 21 anni, del Gambia; Henry Heraze, 22 anni, nigeriano; Ballamusa Cham, del Gambia, 22 anni; Nathalie Verons, 46 anni, belga; Mohamed Bah, 21 anni del Gambia.
A denunciare il degrado erano stati i residenti, spesso infastiditi anche dalle scene di violenza a cui avevano assistito. Nessuno dei difensori (fra gli altri gli avvocati Giuseppe Lauricella, Fabio Inglima Modica e Gabriele Lipani) ha chiesto riti alternativi.