Spaccio di droga e ricatti sessuali, domiciliari a Bennardo
Il principale indagato dell'inchiesta "Dark community" ha ammesso in parte i fatti in occasione dell'interrogatorio e il giudice lo scarcera
"Le dichiarazioni di parziale ammissione rese durante l'interrogatorio fanno ritenere attenuate le esigenze cautelari": con queste motivazioni il gip Stefano Zammuto ha scarcerato il 40enne Chyarl Bennardo personaggio principale dell'operazione "Dark community" che ha sgominato un giro di spaccio all'interno di una comunità di Favara per disabili e tossicodipendenti. Nei suoi confronti sono stati disposti i domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico.
"Con la mia ex abbiamo solo consumato assieme la droga perchè siamo tossicodipendenti, abbiamo continuato a farlo anche quando ci siamo lasciati". Così il favarese, finito in carcere martedì sera nell'ambito dell'operazione che ha fatto scattare altre sei misure cautelari, aveva in parte confessato.
Al termine dell'interrogatorio il suo difensore, l'avvocato Salvatore Cusumano, aveva chiesto la sostituzione della misura cautelare e il giudice ha accolto la richiesta nonostante il parere contrario del pm Paola Vetro.
L'accusa nei suoi confronti è pure quella di violenza sessuale perchè avrebbe costretto l'ex fidanzata ad avere rapporti sessuali con lui in cambio della droga. La stessa sarebbe stata minacciata e costretta ad assecondare le sue richieste col ricatto di rendere pubblici, pubblicandoli su youtube, alcuni video che li ritraevano in intimità.