Drasy, l'Esercito: "Pronti a spostarci se la Regione trova un'altra area"
"L’esistenza dei poligoni di addestramento è necessaria per la sussistenza delle truppe sul territorio. Se non ci sono luoghi per le esercitazioni, le truppe non possono esistere"
“Se la Regione trova un’altra area, con le stesse caratteristiche, ci spostiamo. L’esistenza dei poligoni di addestramento è necessaria per la sussistenza delle truppe sul territorio. Se non ci sono luoghi per le esercitazioni, le truppe non possono esistere. E come è stato già concordato, per rispetto del territorio e dei flussi turistici, le esercitazioni cesseranno per tutto il periodo estivo”. Dall'Esercito non fanno altro che confermare quanto è stato già sostenuto negli anni scorsi.
MareAmico: "Quale futuro per Punta Bianca?"
I mesi di stop del periodo estivo saranno quattro. L’Esercito, così come ha sempre fatto in questi anni, non soltanto garantirà la pulizia dell’area. Pulizia che è totale perché i militari non soltanto rimuovono quanto gli appartiene, ma – ed è la cronaca a fare storia – anche rifiuti come amianto e tonnellate di sfabbricidi da demolizione. Punta Bianca, quando l’Esercito si è insediato, dopo la guerra, era un’area deserta. Poi, lentamente ha cambiato i suoi connotati. Diversi sono stati gli incontri, fatti alla Regione, fra gli esponenti di MareAmico e Legambiente, l’Esercito italiano e gli assessori regionali che si sono succeduti. La Regione aveva assunto l’incarico di cercare un’altra area con le stesse caratteristiche. La presenza dell’Esercito a Punta Bianca significa anche circa 2.500 famiglie. “Siamo lo Stato – è stato ribadito dall’Esercito - . Se esistiamo è perché abbiamo un posto dove poterci addestrare. Fra l’altro – hanno tenuto a riconfermare – le esercitazioni con i colpi di cannone si sono ridotte a due o tre giornate”.