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Morì in ospedale dopo appendicectomia, l'inchiesta: 10 medici indagati

L'iscrizione dei sanitari nel registro è un atto dovuto e propedeutico all'autopsia. La Procura della Repubblica assicurerà le necessarie garanzie: potranno – attraverso propri consulenti di fiducia – prendere parte all’irripetibile esame

Sono dieci – tutti quelli che hanno avuto in cura la quarantacinquenne morta dopo una appendicectomia effettuata all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento – i medici che sono stati iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di un atto propedeutico della Procura della Repubblica, volto ad assicurare le necessarie garanzie agli indagati, all’esame autoptico. In questo modo, i medici – attraverso propri consulenti di fiducia – potranno prendere parte all’irripetibile esame.

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Fino alla tarda mattinata di ieri, il fascicolo aperto, dopo la denuncia dei familiari della donna che ha perso la vita, era ancora a carico di ignoti. Poi è, appunto, passato a carico di noti, ossia dei dieci medici iscritti nel registro degli indagati, assicurando di fatto le garanzie. Un atto dovuto, insomma. Come sempre avviene in casi drammatici come questo. La Procura, con il procuratore facente funzione Salvatore Vella, ha, infatti, disposto l’esame autoptico – che verrà effettuato subito dopo Pasquetta – per fare chiarezza sulle cause del decesso della donna e su quello che potrebbe averlo determinato. E se vi sono o meno, naturalmente, responsabilità mediche.

La quarantacinquenne agrigentina era stata ricoverata, ed a quanto pare era stata già sottoposta ad una prima operazione, per appendicite. Dopo l’appendicectomia, il quadro clinico della donna non soltanto non è migliorato, ma – stando a quanto trapelato – si sarebbe reso necessario un nuovo, ed ulteriore, intervento chirurgico. Cosa che è stata fatta, ma nella giornata di mercoledì – sempre al nosocomio di contrada Consolida, ad Agrigento, – si è consumata la tragedia. Il cuore della quarantacinquenne ha smesso di battere. I familiari si sono presentati dalla polizia e hanno formalizzato la denuncia per un presunto caso di malasanità. Ad accertare adesso cosa sia effettivamente accaduto dovrà essere, appunto, l’attività investigativa e gli accertamenti autoptici disposti dalla Procura. Acquisita, ieri mattina, la cartella clinica dell’agrigentina. Cartella clinica che verrà, naturalmente, esaminata dai pm.

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