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Giustizia

Chiede trasferimento per accudire il marito malato: le viene negato e il tribunale accoglie il ricorso soltanto dopo 6 mesi

Protagonista della vicenda una docente agrigentina di ruolo a Ispica. Era stata pure "scavalcata" da un soggetto che non aveva alcun diritto di priorità. Si conclude una lunga battaglia legale per ottenere l’avvicinamento al coniuge che necessita di cure

Una docente della provincia di Agrigento, in servizio a Ispica in provincia di Ragusa, ottiene il trasferimento nella propria città di residenza dopo una lunga battaglia legale. Aveva chiesto il trasferimento per accudire il marito malato ma la sua istanza era stata respinta con in più la beffa di vedersi “scavalcata” da un altro soggetto del tutto privo dei titoli idonei alla priorità.

Ha quindi presentato ricorso vincendolo, ma tutto questo è avvenuto solo dopo 6 mesi a seguito del pronunciamento del tribunale di Ragusa “in via d’urgenza”. Il ricorso, infatti, era stato presentato nel novembre scorso ma la docente prenderà servizio nella sua sede naturale la prossima settimana, quando ormai l’anno scolastico volge al termine. 

La richiesta di trasferimento era stata avanzata invocando il diritto di precedenza accordato dalla legge 104/92, legato appunto a necessità di salute o disabilità. Dopo una prima udienza il giudice aveva disposto una serie di rinvii seguiti da istanze di anticipazione dell’avvocato Francesca Picone che ha assistito la docente. Fino a quando, ad anno scolastico quasi concluso, il ricorso è stato finalmente accolto con il riconoscimento del diritto al trasferimento.

La docente, da lunedì prossimo, potrà dunque prestare servizio nella sua sede naturale ed avvalersi del legittimo diritto di accudire il coniuge.

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