Coronavirus: il capoluogo impone nuovi stop e Ribera si avvia verso la zona rossa
La crescita dei positivi preoccupa il sindaco Micciché, che sta per firmare una specifica ordinanza che sospende mercati e attività in presenza degli uffici. Chiuse le scuole a Racalmuto per tre giorni
La provincia di Agrigento si avvicina alla quarta zona rossa. Ad aver presentato formalmente richiesta a Palermo perché vengano attuate misure restrittive è stato il Comune di Ribera acquisita una durissima relazione da parte dell'Azienda sanitaria provinciale.
Nel documento si evidenzia come i contagi, ormai giunti a quota ottanta casi, siano cresciuti di 40 unità in una settimana e i cluster in diversi casi "appartengono a gruppi familiari di cui si stanno completando i tracciamenti". In particolare si ipotizza un "elevato numero di contatti stretti e occasionali, che suggeriscono l'adozione di protocolli contenitivi atti a circoscrivere il fenomeno". La zona rossa veniva quindi chiesta da ieri al prossimo 31 marzo.
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Sulle soglie dell'emergenza è anche Agrigento, dove i casi sono 120 (di cui 7 migranti) ed è quindi a poco più di una decina di positivi di distanza dalla dichiarazione della zona rossa. Per questo entro la giornata il sindaco Franco Micciché provvederà a firmare una nuova ordinanza finalizzata a contenere le occasioni di contagio sospendendo i mercati (solamente per le attività diverse da quella alimentare) e provvedendo a limitare le attività "in presenza" degli uffici comunali. Ieri era stata disposta la sospensione delle attività didattiche in sei scuole cittadine per operazioni di sanificazione: in questi giorni numerosi sono stati i casi di Covid registrati su ragazzini di età inferiore ai 10 anni.
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Lezioni in presenza sospese invece domani e dopodomani a Racalmuto all'istituto "Leonardo Sciascia" per effettuare delle operazioni di sanificazione straordinaria in seguito ad alcuni casi positivi. E' lo stesso sindaco Vincenzo Maniglia a spiegare che il Municipio ha attivato il dovuto protocollo "in sinergia con gli organi sanitari e competenti per tracciare i presunti casi che si sono registrati". "Non ci è permesso abbassare la guardia nè tantomeno sono permessi comportamenti leggeri" chiosa il primo cittadino.
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