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Violazioni delle norme anti contagio, blitz delle forze dell'ordine: ben 6 i locali chiusi in centro città

Tanti assembramenti e poche mascherine nonostante l'obbligo imposto dalla zona gialla. Sono 33 i ragazzi sanzionati. Carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani hanno dato vita ad un maxi accertamento nei luoghi della movida. Musumeci si rivolge ai prefetti: "Servono maggiori controlli"

Attività interforze di contrasto alle violazioni delle normative anti Covid nel centro di Agrigento, tra la via Atenea e la via Pirandello. Sono stati ben 6 i locali della movida che sono stati sanzionati e fatti chiudere: uno dovrà tenere la saracinesca abbassata per 2 giorni, tre per 5 giorni ed infine gli altri due per addirittura un mese.

I numeri della Questura

La sanzione meno pesante (2 giorni di chiusura) si riferisce a un locale che non aveva esposto il cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente.

Le chiusure per 5 giorni, invece, riguardano il mancato distanziamento sociale.

Quelle, infine, per 30 giorni, riguardano dei ristoratori che non avrebbero vigilato sui clienti, sia per quanto concerne la corretta applicazione dei dispositivi di protezione, sia per alcuni tavoli con più di 4 persone: in violazione, dunque, delle apposite disposizioni previste dalla "zona gialla".

Inoltre, al gestore di un negozio di generi alimentari, in via Atenea, è stata elevata una sanzione amministrativ  per la vendita di bevande in contenitori di vetro.

L’aumento dei casi di positività al Covid 19, che ha contribuito a classificare la Sicilia in zona gialla, ha imposto alle autorità di predisporre una vera e propria task force per arginare il fenomeno degli assembramenti nei pressi degli esercizi commerciali e per il rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.

Troppa gente indisciplinata

Nel corso del blitz in pieno centro storico sono stati sanzionati anche 33 giovani privi di mascherina, 20 dai carabinieri e 13 dalla polizia.

I controlli a tappeto, decisi nei giorni scorsi in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, sono stati disposti dalla prefettura.

Voglia di socialità e vita, infischiandosene dell'aumento di contagi da Covid: folla oceanica in via Atenea .. con mascherina dimenticata

Musumeci ai prefetti: "Servono maggiori controlli" 

«Senza l’apporto dei prefetti tutto sarebbe stato più difficile in Sicilia in questo anno e mezzo di pandemia. Lo sanno anche le pietre. Ora, però, serve uno sforzo maggiore: una sorveglianza delle Forze dell’ordine più diffusa ed efficace, che scoraggi gli indisciplinati e alimenti fiducia nelle persone responsabili. Avverto in giro un pericoloso calo di attenzione. È una fase delicata quella che viviamo in questi giorni: se aumentano i contagi, ma non i vaccini, la Sicilia rischia di tornare presto a chiudere. E non possiamo permetterci questo ulteriore sacrificio. Il presidente della Regione ha il compito di adottare le ordinanze, ma farle rispettare spetta al ministro dell’Interno tramite i prefetti. Se tutte le Istituzioni faremo rete la nostra Isola riuscirà a vincere anche questa terribile prova».
Lo ha scritto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci in una nota inviata ai nove prefetti dell’isola.
 

(Aggiornato alle 13:35)

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