Sassi e bottiglie di vetro contro i poliziotti che scortavano i tifosi ospiti, al via processo a 5 ultras
Per gli incidenti a margine del derby Akragas- Pro Favara del 28 agosto scorso ci sono stati 7 arresti, 2 denunce e 9 daspo: il giudizio direttissimo a carico di alcuni sostenitori della squadra agrigentina è iniziato con alcune richieste di giudizio abbreviato e messa alla prova
Sassate e bottigliate contro i poliziotti che si erano posizionati per scortare i tifosi avversari all'esterno dello stadio. E' entrato nel vivo il processo a carico di cinque tifosi dell'Akragas arrestati in seguito agli scontri del 28 agosto scorso allo stadio Esseneto a margine del derby di Coppa Italia vinto per 3-0 dalla formazione agrigentina ai danni del Pro Favara.
Per i disordini di quel giorno sono scattati, complessivamente, 7 arresti, 2 denunce e 9 daspo: due poliziotti sono rimasti feriti seppure in maniera lieve. Dopo l'udienza di convalida, al termine della quale gli indagati sono stati rimessi in libertà con l'imposizione dell'obbligo di firma, sono iniziati due procedimenti paralleli a carico di cinque imputati.
Si tratta di: Emanuele Pedalino, 23 anni; Marco Capraro, 23 anni; Stefano Fragapane, 30 anni; Mattia Salvatore D'Alessandro, 19 anni e Angelo Filorizzo, 18 anni. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia contesta a tutti i cinque imputati le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
In particolare, per opporsi all'intervento della polizia schierata per scortare i tifosi del Pro Favara all'esterno dello stadio, evitando così incidenti, avrebbero lanciato sassi di grossa dimensione e bottiglie di vetro all'indirizzo degli agenti colpendo alla spalla un funzionario e un assistente capo.
Il procedimento, in seguito all'arresto in flagranza scattato in due fasi, ha portato al processo per direttissima dei cinque giovani che in un primo momento erano stati posti ai domiciliari. I difensori (gli avvocati Davide Casà, Gianluca Camilleri, Riccardo Gueli e Giuseppe Zucchetto) hanno già comunicato le prime strategie processuali. Filorizzo chiederà la messa alla prova, lo stesso faranno Capraro e Pedalino che formalizzeranno la richiesta alla prossima udienza. La procedura consente, in sostanza, l'estinzione del reato a conclusione di un periodo di svolgimento di lavoro di pubblica utilità.
Giudizio abbreviato per Fragapane. Si torna in aula il 22 e il 29 settembre: i due procedimenti sono in corso davanti al giudice monocratico Fulvia Veneziano.
Le avvisaglie di possibili scontri, quella mattina, c'erano state quando la polizia, nel corso della consueta "bonifica" del perimetro dello stadio, aveva trovato mazze e bastoni nascosti nei pressi degli ingressi. Gli arresti sono scattati anche in seguito alla visione dei video che immortalerebbero i giovani coinvolti. Alcuni degli arrestati, secondo quanto riferito dal commissario capo Francesco Sammartino, dirigente del commissariato di Canicattì colpito a una spalla da sassi e bottiglie, si sono anche scusati per il loro comportamento.