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Cronaca

Accusò ex assessore di essere in contatto con un capomafia, assolto Arnone

L'ex consigliere comunale, di recente tornato libero dopo una pronuncia della Corte costituzionale, era accusato di diffamazione per i contenuti di un'intervista rilasciata nel 2012

L'ex consigliere comunale Giuseppe Arnone non diffamò l'avvocato Salvatore Falzone indicandolo, in un'intervista rilasciata nel 2012 a un'emittente televisiva, come una persona "in costante contatto con il capomafia Cesare Lombardozzi" e accusandolo di altri legami con personaggi legati alla criminalità organizzata, fra cui lo zio Calogero Russello.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Agata Anna Genna che gli ha riconosciuto, in sostanza, il diritto di critica. Le dichiarazioni al centro del processo risalgono al 21 giugno del 2012. Arnone - che mercoledì scorso è tornato libero in seguito alla pronuncia della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale le condanne detentive per i reati di diffamazione - nel corso di quell'intervista rivolgeva un pesantissimo attacco a Falzone, in queli anni attivo sul fronte politico e in procinto, secondo alcune indiscrezioni, di diventare assessore della giunta dell'allora sindaco Marco Zambuto nonchè ottenere una nomina al consorzio universitario.

Arnone aveva fatto riferimento ai rapporti con lo zio Calogero Russello, noto imprenditore morto negli scorsi e coinvolto nell'operazione "Alta mafia", sostenendo che avrebbe agevolato i suoi interessi nel periodo in cui fu assessore comunale nella giunta di Aldo Piazza, in relazione - in particolare - alla realizzazione del centro commerciale di Villaseta.

In questo processo il giudice Agata Genna ha ritenuto importante sentire il collaboratore di giustizia Franco Cacciatore, interrogato il 19 gennaio scorso. Il pm Antonella Carrozzieri, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna di Arnone a 1.500 euro di ammenda. Richiesta a cui si è associato l'avvocato di parte civile Santo Lucia, difensore di Falzone, secondo cui le dichiarazioni di Arnone avevano "ampiamente travaricato il diritto di critica".

Lo stesso Arnone, che è stato difeso dall'avvocato Daniela Principato, ha chiesto di trasmettere gli atti in Procura per Falzone "avendo detto, contrariamente al vero, che lo zio Calogero Russello era stato assolto dall'accusa di associazione mafiosa". 

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