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Cronaca

Agrigento, Peppe Di Rosa su pulizia, rigassificatore e rifiuti

L'ex vice presidente del Consiglio e già candidato sindaco alle ultime Amministrative, Peppe Di Rosa, è intervenuto su diverse questioni

L'ex vice presidente del Consiglio e già candidato sindaco alle ultime Amministrative, Peppe Di Rosa, è intervenuto su diverse questioni con la nota che si pubblica di seguito:

«Le elezioni sono finite ma è corretto nei confronti degli agrigentini spiegare determinate cose e porre i puntini sulle 'i'. È il caso degli operai che in questo momento stanno verniciando le ringhiere in città indossando la maglietta “buongiorno Agrigento” come fossero operai di una azienda privata. I 44 operai erano stati assunti con la borsa di lavoro sotto la governance del commissario. È inoltre poco chiara la sua posizione in tema di rigassificatore. Aveva affermato che non si sarebbe fatto ma le ultime novità trapelate dall'Enel dicono ben altro, tant'è che si è ricostituito il comitato "no rigassificatore”. Perché il sindaco non aderisce e si mette a capo del comitato visto che ha dichiarato che “avrebbe rispettato il volere degli agrigentini” ? Forse perché un  suo collaboratore, Giovanni Nocera aveva costituito il comitato pro rigassificatore. Forse perché prima di andarsene dal Comune di Porto Empedocle aveva dato incarichi a tantissimi avvocati agrigentini, molti candidati nelle sue liste, tra cui l'avv. Bruccoleri, oggi consigliere comunale ad agrigento, che aveva il compito di agire contro la decisione del comune di agrigento per la realizzazione del gasdotto di collegamento tra rigassificatore e rete che in consiglio abbiamo bocciato? Perché Firetto non sospendeva il bando dei rifiuti per autotutelare il comune a causa del ricorso di Casartigiani invece di continuare a giocare con i soldi di chi paga le tasse? D’altronte il suo Assessore al ramo ha anche dichiarato “il bando è anomalo ma a noi serve andare avanti” Il vecchio consiglio comunale tutte queste cose le stava facendo. Bloccando anche quel sistema di Prg per il quale collaboro, come altri vecchi consiglieri, con la Procura di Agrigento, il nostro consiglio comunale era diventato scomodo ai poteri forti ed hanno fatto di tutto per farci andare. Ma io la testa non l'abbasso.
In ultimo un appunto su quanto venuto alla ribalta negli ultimi giorni in relazione alla manifestazione di piazza organizzata nel mese di Febbraio da associazioni e gente comune stanche della politica agrigentina che hanno costretto alle dimissioni il consiglio comunale, io sin da subito avevo detto alle tv nazionali e locali che non tutti i manifestanti erano in buona fede e che qualcuno aveva infiltrato propri uomini all’interno della stessa organizzazione per arrivare al risultato finale che era quello di far si che quel consiglio comunale non arrivasse a bocciare le “linee guida del prg” e non trattasse il piano costruttivo denominato “palmentelle”, ebbene alla luce dei nuovi risvolti avevo ragione io e questa storia certamente non si chiuderà così. Da semplice cittadino Continuerò a vigilare su tutto e non farò mai un passo indietro per paura o tentativi di delegittimare messi in atto da personaggi componenti associazioni oggi vicine a questo e domani a quel politico…….
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