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Cronaca

Depuratori non a norma e rischi per la salute, riflettori puntati all'Ars

L'incontro, previsto il 22 maggio, è stato richiesto dal Coordinamento delle associazioni per l’acqua pubblica "Titano"

Tornano ad accendersi i riflettori sui depuratori agrigentini. A meno di un mese dal sequestro dell'impianto di Lampedusa, per la presenza di batteri fecali 10 mila volte superiori ai limiti imposti dalla legge, la commissione Salute all'Ars, presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo, farà il punto sulla gestione dei depuratori dell'Agrigentino, con particolare riferimento agli effetti sulla salute umana. L'audizione, prevista il 22 maggio, è stata richiesta dal Coordinamento delle associazioni per l’acqua pubblica "Titano".

Sequestrato depuratore a Lampedusa

Tra gli invitati all'audizione di domani, ci sono: l'assessore regionale per l'Ambiente, Totò Cordaro; l'assessore per l'Energia, Alberto Pierobon e quello per la Salute, Ruggero Razza. Invitata anche Maria Letizia Di Liberi, dirigente generale del Dipartimento regionale Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico e Salvo Cocina, dirigente generale del Dipartimento regionale Acqua e rifiuti. Invitato anche il presidente dell'Ato idrico di Agrigento, Vincenzo Lotà. E sarà presente anche Claudio Lombardo di "MareAmico".

Depuratori senza autorizzazione e non dotati di pozzetti

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