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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Depuratori senza autorizzazione o irregolari", due multe a Girgenti Acque

Sanzioni per oltre 10 mila euro sono state elevate dal Libero consorzio comunale dopo i controlli effettuati dall'Arpa

Una multa di complessivi 7.500 euro per l’impianto di depurazione del Comune di Casteltermini e una da 3 mila euro per quello di Licata. Ad irrogarle è stato il settore Ambiente e Territorio, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale di Agrigento. Sanzioni amministrative che, di fatto, vanno ad aggiungersi a quelle di un mesetto addietro per gli impianti di depurazione di Realmonte e di Ribera.

"Depuratori carenti o non autorizzati", due multe

Era metà gennaio del 2014 quando l’Arpa effettuava un sopralluogo nell’impianto di depurazione di contrada Ponte Calcare a Casteltermini. Veniva “rilevato – ricostruisce il Libero consorzio la mancanza del rinnovo dell'autorizzazione allo scarico e l'inosservanza delle prescrizioni indicate nel provvedimento di autorizzazione”. A Girgenti Acque – come procedura impone – venivano chiesti, dalla Provincia regionale, scritti difensivi e documenti. Ad aprile dello stesso anno arrivava dunque uno scritto difensivo, con richiesta di eventuale audizione, con il quale si argomentava che “al momento della consegna dell'impianto di depurazione, avvenuto in data 14/07/2010 alla Girgenti Acque S.p.a., l'autorizzazione allo scarico dei reflui fognari risultava ampiamente scaduta, pertanto, pur riconoscendo la sussistenza della violazione” Girgenti Acque “chiedeva la non applicazione della sanzione amministrativa prevista”. Fra l’altro, l’ente gestore affermava di essersi prodigato per regolarizzare l'autorizzazione allo scarico “provvedendo, con nota del 11/02/2011, antecedente alla data del sopralluogo, a trasmettere istanza per il rinnovo, senza ottenere però alcun riscontro” – viene ricostruito sempre nell’ordinanza del Libero consorzio comunale - . Ente che ha ritenuto “irrilevanti e prive di fondamento giuridico le argomentazioni addotte in quanto Girgenti Acque S.p.a. ha continuato la gestione dell'impianto di depurazione del Comune di Casteltermini, in contrada Ponte Calcare, con l'autorizzazione scaduta da diversi anni”. Sulla base del “decreto legislativo 152/2006 che dispone che tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati – scrive il Libero consorzio comunale - per la mancanza di autorizzazione allo scarico è prevista una sanzione amministrativa da 6.000 euro a 60.000 euro. Lo stesso decreto dispone che chiunque mantenga uno scarico senza osservare le prescrizioni indicate nel provvedimento di autorizzazione è punito con la sanzione amministrativa da 1.500 euro a 15.000 euro”. L’ex Provincia regionale di Agrigento ha dunque determinato al minimo le sanzioni: 6000 mila euro più 1.500 euro. Ed ha ingiunto alla Girgenti Acque il pagamento entro 30 giorni.

Per quanto riguarda Licata, invece, il sopralluogo all’impianto di depurazione di contrada Ribellino è stato fatto il 9 gennaio del 2014. E nel corso di questa verifica è stata accertata “l'inosservanza delle prescrizioni indicate nel provvedimento di autorizzazione emesso dall'Arta, per la mancanza dei misuratori di portata e dei pozzetti per i prelievi e per la mancata realizzazione della condotta sottomarina – ha ricostruito, nell’ordinanza, il Libero consorzio - . Girgenti Acque, naturalmente, ha cercato di difendersi facendo arrivare all’ex Provincia regionale uno scritto difensivo. Il Libero consorzio ha però elevato sanzioni per complessivi 3 mila euro ed ha ingiunto il pagamento entro 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento.

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