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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Favara

"Danneggiarono con polvere di ossido di ferro la Scala dei Turchi", foglio di via obbligatorio per 3 anni da Realmonte per i due favaresi indagati

Dopo l'attività investigativa dei carabinieri e la denuncia formalizzata in Procura, il questore Rosa Maria Iraci ha firmato il provvedimento. A notificarlo sono stati invece gli agenti della sezione Anticrimine della Questura

Non potranno più mettere piede a Realmonte e meno che mai avvicinarsi alla Scala dei Turchi. A firmare il foglio di via obbligatorio con divieto di avvicinamento alla scogliera di marna bianca - a carico dell'imbianchino favarese e del compaesano che indagati per il maxi danneggiamento fatto con polvere di ossido di ferro - è stato il questore di Agrigento Rosa Maria Iraci. A notificare il provvedimento - che durerà per i prossimi tre anni - sono stati invece gli agenti della sezione Anticrimine della Questura. 

Nessuno dei due favaresi - indagati per l’ipotesi di reato di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico – per i prossimi 3 anni potrà dunque avvicinarsi né a Realmonte, né alla Scala dei Turchi. I due, secondo quanto è stato evidenziato dai carabinieri della compagnia di Agrigento che si sono occupati delle indagini sul danneggiamento, hanno voluto denigrare con coscienza e premeditazione il territorio, uno dei luoghi simbolo, candidato a patrimonio dell’umanità Unesco, dell’Agrigentino. Non un banale raid vandalico, dunque ma una sfida alle istituzioni e a tutto il territorio. 

I carabinieri della compagnia di Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, nel giro di neanche 48 ore, sono però riusciti a fare chiarezza, identificando – e denunciando appunto alla Procura – i due presunti responsabili. Uno dei due indagati lunedì sera, incalzato dalle domande dei carabinieri, ha anche ammesso la propria presenza in prossimità della Scala dei Turchi ed ha fornito elementi di una certa rilevanza. Si tratta del proprietario del furgone, Ford Transit, che è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza. Ben 50 – fra Favara, dove risiedono gli indagati, e Realmonte, passando anche per Agrigento e Porto Empedocle, - gli impianti controllati e i filmati acquisiti dai militari dell’Arma. I filmati hanno permesso di recuperare il numero di targa del furgone, dal quale sono scese due persone trascinando i sacchi che contenevano polvere di ossido di ferro. Da conoscitori del territorio e dei suoi abitanti, i sospetti dei carabinieri si sono subito concentrati su un uomo di Favara, già noto per danneggiamenti simili. Il furgone è stato rintracciato a Favara e al suo interno sono state trovate polvere di ossido di ferro. Le perquisizioni hanno consentito di ritrovare, nei magazzini ispezionati, guanti e vestiti sporchi della stessa polvere. Il materiale sequestrato verrà adesso comparato – dal Ris di Messina – con la polvere che è stata trovata sul furgone, all’altezza del finestrino del passeggero e con quanto repertato proprio lungo la scogliera di marna bianca. 

Adesso, a loro carico, oltre alla denuncia penale, anche il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno e avvicinamento a Realmonte e, naturalmente, alla Scala dei Turchi. Provvedimento firmato dal questore Rosa Maria Iraci. 

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