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Giustizia amministrativa

"Deve demolire immobile ricostruito nel centro storico", il Tar blocca tutto

I giudici amministrativi hanno ritenuto l'esistenza del pericolo di un danno grave ed irreparabile e rinviato tutto al giudizio di merito

Stava provvedendo a ricostruire un'abitazione del centro storico crollata durante alcuni interventi di ristrutturazione dopo aver ricevuto il "via libera" da parte del Comune di Agrigento. Improvviso, però, era arrivato lo "stop" da parte della Soprintendenza e la richiesta di demolizione: il Tar blocca tutto

La vicenda riguarda una donna, T.E., proprietaria di un’unità immobiliare che ricade (anzi, ricadeva) nel cuore antico di Agrigento. Nel 2014, durante l’esecuzione di lavori di ripristino autorizzati dal Comune di Agrigento, l’immobile è crollato. Così la donna ha chiesto - e ottenuto - dal Municipio il permesso per i lavori di fedele ricostruzione dell’immobile crollato, consentendo, tra l’altro,  il miglioramento delle strutture portanti da realizzarsi in cemento armato. 

Palazzo dei Giganti in un primo momento aveva ritenuto che gli interventi non rientrassero tra quelli per cui era necessario il parere della Soprintendenza, ma era poi intervenuto per chiedere l'intervento dell'ente regionale, che a gennaio 2022 aveva espresso parere negativo rispetto all'ipotesi modifica delle strutture portanti dell’edificio.

Il Comune aveva quindi sospeso i lavori e chiesto la demolizione. La donna quindi si è rivolta agli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò per chiedere di presentare ricorso al Tar, evidenziando tra le altre cose che gli interventi con tecnologie non "originali",  non erano in contrasto con quanto previsto dalle norme che contemplano gli interventi di “ristrutturazione urbanistica”, ipotesi che però secondo il Tar non si configurerebbe in questo caso.

I lavori, tra l'altro, avevano suscitato dibattito proprio per la presenza visibile di pilastri in calcestruzzo nel cuore del centro cittadino.

I giudici amministrativi hanno comunque accolto la domanda cautelare volta alla sospensione dei provvedimenti impugnati, ritenendo che: "il parere della Soprintendenza … su cui si fonda il provvedimento di autotutela adottato dal Comune … è stato adottato in dichiarata applicazione dell’art. 16 delle n.t.a. del piano particolareggiato del centro storico del Comune di Agrigento, che disciplina l’ipotesi, non ricorrente nel caso in esame, della ristrutturazione urbanistica. Considerato, sotto altro profilo, che ricorre il pericolo di un danno grave ed irreparabile, atteso che è stata disposta la demolizione delle opere realizzate".

Per effetto del pronunciamento del Tar, al momento l'immobile non dovrà essere demolito. 

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